FASCISMO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Settembre, 2018 @ 2:05 pm

Detto altrimenti: riparliamone un po’   (post 3325)

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Recentemente un ministro lussenburghese ha dato del fascista ad un nostro ministro. Ma cos’era il fascismo? Lo spiega bene Gaetano Salvemini nel suo libro “Le origini del fascismo in Italia – Lezioni di Harward”, ma più che altro egli ci spiega come nacque. Della sua sostanza invece meglio parla Umberto Eco nel suo libro scritto 20 anni fa, più venduto in assoluto e da me pluricitato nei post precedenti: “Il Fascismo eterno”, un breve saggio ripubblicato ora da La nave di Teseo, la casa editrice che Eco fondò poco prima di morire.

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btySalvemini pone l’accento sulla distrazione e sull’inerzia delle masse intelligenti o meno. Eco fa un’analisi delle componenti del movimento e afferma che Mussolini non aveva alcuna ideologia, bensì solo retorica: un capo carismatico, il “destino fatale di Roma (allora” e degli Italiani (oggi, n.d.r.); tutti in camicia nera (verde, oggi n.d.r..); rifiuto della democrazia parlamentare (“Presto il Parlamento non servirà più” – sic, n.d.r.); antisemitismo (allora), anti- immigrati (oggi, n.d.r.); liturgia militare (ieri), servizio militare obbligatorio (oggi, n.d.r.)

Mussolini

  • ateo militante/uomo della Provvidenza
  • ateo militante/ Concordato con la Santa Sede
  • ateo militante / i Vescovi a benedire i gagliardetti
  • Monarchico e rivoluzionario
  • Esercito regio e milizia personale
  • Privilegi alla Chiesa ed educazione statale che esaltava la violenza
  • Controllo assoluto e libero mercato
  • Rivoluzionario ma finanziato dai proprietari terrieri
  • Repubblicano ma Viva il Re Imperatore
  • Arrestato dal Re, repubblicano a Salò
  • Premio Cremona (Farinacci) arte propagandistica -Premio Bergamo (Bottai) arte vera.
  • D’Annunzio Vate in Italia, in Germania o in Russia alla fucilazione.

Eco afferma che l’incoerenza di cui sopra era sgangheratezza politica e ideologica, non tolleranza: infatti Mussolini era acclamato da tutto il popolo, ma Gramsci in prigione fino alla morte; Matteotti ucciso; idem i fratelli Rosselli; i sindacati smantellati; i dissidenti al confino, il potere esecutivo diventa anche legislativo (Leggi raziali).

Fascismo dunque sgangherato e scardinato filosoficamente e ideologicamente, ma “dal punto di vista emotivo era fermamente incernierato ad alcuni archetipi”.:

  1. culto della tradizione spinto all’estremo, sino al blocco dell’avanzamento del sapere;
  2. rifiuto del modernismo;
  3. culto dell’azione per l’azione;
  4. il disaccordo è tradimento;
  5. paura della differenza;
  6. appello alle classi medie frustrate;
  7. ossessione del complotto (xenofobia);
  8. nemici troppo forti e troppo deboli allo stesso tempo;
  9. pacifismo è collusione con il nemico;
  10. disprezzo per i deboli;
  11. tutti educati per diventare eroi;
  12. machismo (invidia penis) (“Noi ce l’abbiamo duro! Ricordate?” N.d.r.);
  13. populismo qualitativo;
  14. neolingua.

Ora, dice Eco, non è detto che per essere “fascista” una forma di governo debba avere tutte queste “qualità”. Ne bastano alcune ed esso è già (un poco, n.d.r.) fascista. Ho evidenziato in grassetto i punti che potrebbero essere attuali anche oggi. Su alcuni di essi mi sono espressamente intrattenuto in post recenti, come sui nn. 13 e 14, cfr, ivi.

Buona democrazia a tutte e a tutti!

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