DEMOAUTONOMIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Ottobre, 2018 @ 9:29 am

Detto altrimenti: di che si tratta? Dai, leggete qui sotto!       (post 3344)

Nei millenni il termine “democrazia” ha significato, in successione: A) potere sul popolo (il democrator (nota 1) era il tiranno); B) strapotere del popolo (così accusato dalle destre escluse dal governo); C) potere del popolo. Oggi, “grazie” alle reti, siamo regrediti dalla terza alla seconda forma, cioè allo strapotere del popolo delle reti. Se non stiamo attenti, con la cosiddetta democrazia diretta, passeremo alla prima forma: dalla democrazia alla tirannide di una oligarchia.

E invece, almeno qui, in Trentino, alle prossime elezioni amministrative, avremmo la possibilità di passare dal terzo significato ad un quarto, diverso, migliore significato, cioè dalla democrazia alla demoautonomia. Infatti, quando al centro (Roma) ci sono spinte autocratiche e antidemocratiche, maggiormente devono, possono e di fatto nascono istanze autonomiste locali (nota 2), in questo caso per la difesa del terzo tipo di democrazia, almeno a livello locale.

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(1) Who opened the door for the democrator?
And how come he let in the market-conquistadors?
Why is he acting as if he has something to hide?
The privilege of the stupid is to be taken for a ride.

(“ride”: passaggio, corsa, strumento, mezzo , cavalcatura …)

Chi ha spalancato la porta al tiranno? / Come è successo che egli si è inserito nel novero dei conquistatori? / Perché si comporta come se avesse qualcosa da nascondere? / Il privilegio dello stupido è di essere strumento altrui.

(2) Così, il filosofo austriaco del diritto Hans Kelsen in “Teoria generale del diritto e dello Stato”.

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