L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’EGGERE (POCO)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Novembre, 2018 @ 5:41 am

Detto altrimenti: DEL LEGGERE (POCO)           (post 3385)

Umberto Eco: “Chi a 70 anni ha letto più libri, ha vissuto molte vite. Chi non ne ha letto, ha vissuto una vita sola”.

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People love paper, la gente ama la carta, i libri, i giornali … e invece no, oggi people love web: poche parole, pochi concetti non approfonditi: leggere e vivere (pericolosamente) per slogan via web: la webbite, una nuova, pericolosissima malattia che sta invadendo interi strati della popolazione, una vera e propria  pericolosissima epidemia contaggiosa: vaccinatevi con urgenza, amici! Basta riprendere a leggere libri: un libro al giorno leva la webbite di torno!

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Quando un uomo con uno slogan incontra un uomo con un ragionamento, l’uomo con il ragionamento è un uomo morto.

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Un mio post (“Morale, religione, politica” del 7 novembre) è diventato un articolo giornalistico, una lettera da prima pagina. Alcuni amici mi hanno inviato cenni di apprezzamento: anche Giovanni Soncini, che pure ha evidenziato il rischio rappresentato dalla sua lunghezza:

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“Gutta cavat lapidem … anche se molte teste contemporanee temo ormai siano più dure della pietra, incapaci di leggere una informazione che per essere sufficientemente motivata, richiede più di qualche riga scritta in stile twitter. Mi auguro di essere il solito gufo e che le menti dei nostri giovani – smentendo il mio pessimismo – si aprano alla meditazione anche critica su quanto il nostro Blogger cerca, con immutabile entusiasmo, di esprimere con i suoi scritti”.

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Il mio scritto in questione consta di 658 parole. Troppe per esprimere concetti così importanti? Troppe per un articolo di giornale? Ma allora … se tanto mi dà tanto, chi leggerà più un libro? Il libro, liber che in latino significa libro e libero: già, il libro ti libera … la mente!

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Il libro aiuta a capire, fornisce gli elementi sui quali ognuno potrà elaborare un pensiero proprio, autonomo, libero, consapevole. Dice … ma i libri in genere sono troppo lunghi (e ci risiamo!).

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Ah si? Ed allora ecco qui a fianco e sopra quattro foto di quattro libri, importantissimi e brevissimi! Leggeteli, poi ne discutiamo, dai, che vi costa? Così, solo per verificare se vi racconto monate.

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 Con sincero affetto. Il vostro blogger (preferito, vero?)

Cosa? Li avete letti di volata? Vi sono piaciuti? Sii? Ah … bene! Cosa? Volete altri consigli per gli acquisti? Ok raga, ve li dò … qui sotto, altri cinque. Questi qui però sono un poco più lunghi, solo  un poco ma ne vale la pena, ve l’assicuro!

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1 –  ” La democrazia” di  Luciano Canfora, per (cercare di) capirne un po’ di più …

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2 – “Anonimo ateniese” di un anonimo appunto, per capire come mai una democrazia malata possa vivere  lungo (questo è cortissimo, avrei dovuto inserirlo nella serie dei libri corti, ma ho preferito “legarlo” a quello di Canfora).

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3 – “I conti con la Storia”  di Paolo Mieli, per (cercare di) capire la Storia.

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4 – “Le origini del fascismo in Italia”  di Gaetano Salvemini, perchè non torni.

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5 – “Divieni ciò che sei” di Friedrick Nietzsche, per (cercare di) imparare a convivere con noi stessi (e con gli altri).

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Buona lettura a tutte e a tutti!

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P.S.: Come avrete capito, ho “rubato” il titolo del post ad uno scrittore vero, Milan Kundera, che ha scritto “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, romanzo ambientato a Praga fra la Primavera e l’invasione russa del 1968.

(Lo confesso: questo qui non l’ho letto, non ancora …)

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