BLOCKCHAIN

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Novembre, 2018 @ 9:57 am

Detto altrimenti: una sorta di notaio elettronico         (post 3396)

Due contropartite commerciali si scambiano e-mail, alla fine concludono un contratto. Orbene, la blockchain, letteralmente blocco-catena o catena con blocco, è una procedura software che consente di creare, in coda a un primo documento (ad esempio la prima offerta del venditore) una serie di documenti “bloccati”: una catena ad accesso multiplo di documenti inamovibili e non più modificabili. In tal modo l’intero iter dell’interlocuzione scritta fra i soggetti è certificata quanto a originarietà e autenticità dei contenuti. Procedura prevedibilmente utilizzabile nella registrazione delle fasi della produzione industriale o alimentare, nelle registrazioni catastali, nei contratti. Nel settore, si stimano investimenti per 9,5 miliardi di euro da qui al 2021.

Il governo ha stanziato in finanziaria 15 milioni l’anno e ha fatto dirottare dal CIPE 100 milioni dalle reti telefoniche alla blockchain. Una nota società che gestisce una nota piattaforma ha organizzato un convegno a Milano (frequentatissimo dai nomi più big dei settori interessati: IBM, Unicredit, Banca Intesa, Sia, Amazon, Tim, Trussardi etc.) proponendosi come consulente per l’accesso a questi fondi.

Piensa mal y acertaràs, si dice in spagnolo …


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