RINNOVO DELLA CONCESSIONE AUTOBRENNERO-A22

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Novembre, 2018 @ 8:03 am

Detto altrimenti: ceerchiamo di capire bene …       (post 3411)

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Dal TG Regionale si apprende che dai social si è appreso che il Ministro Toninelli avrebbe dichiarato che non vi sarebbero più ostacoli “europei” all’affidamento diretto della concessione dell’A22 alle Amministrazioni locali e che resterebbero da definire solo le regole per il funzionamento del Comitato di Controllo, organo superiore al Consiglio di Amministrazione, che dovrà decidere innanzi tutto la politica dei dividendi e degli investimenti. Al che mi permetto di sottoporre all’attenzione dei lettori tre sottolineature:

  • Si potrebbero abolire i portavoce di ogni ministero, visto che le notizie vengono date via web.
  • Mi sorprende la creazione del Comitato di Controllo anche perchè mi chiedo cosa ci stiano più fare l’Assemblea degli Azionisti e soprattutto il Consiglio di Amministrazione, il quale ultimo per di più si troverà in conflitto di attribuzioni con l’organo esecutivo istituzionale (la Direzione Generale), essendo retrocesso esso stesso ad un ruolo esecutivo delle decisioni altrui.
  • Quanto al funzionamento del nuovo Organo, composto da sei membri (tre locali e tre romani) inizialmente si voleva attribuire valore doppio al voto del Presidente (romano). Di fronte alle rimostranze locali, mi pare che si stia decidendo nel senso che le decisioni saranno prese a maggioranza. Orbene, in caso di decisioni fondamentali quali le scelte di investimento e di distribuzione di dividendi, allorquando si creasse una contrapposizione fra scelte locali e scelte romane, ove i membri locali fossero realmente indipendenti da Roma, nel migliore dei casi si potrebbe verificare l’impasse (tre favorevoli, tre contrari); oppure – se anche un solo dei membri locali fosse “sensibile” agli orientamenti politici romani (e ormai anche trentini) – il fronte locale si romperà e soccomberà di fronte alle decisioni romane.

In sintesi: mi sembra che questo meccanismo interferisca sul ruolo degli organi istituzionali di una SpA e soprattutto leda la nostra Autonomia.

Quanto sopra ha formato oggetto di una Lettera al Direttore del quotidiano “Trentino” che l’ha pubblicata oggi, 27 novembre, con il commento dello stesso Direttore Alberto Faustini:

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“Sono tanti a pensarla come lei. Sì, in senso lato si può considerare a rischio l’Autonomia. Che ha non solo una cassaforte, ma anche un esempio emblematico e virtuoso di come si possa gestite “il pubblico”. E non c’è dubbio che in web in molti casi ha sostituito i portavoce, perché i ministri affidano da soli la loro voce ai social. Anche per questo – per dare il giusto peso alle cose, per passare al setaccio della verifica le notizie, per garantire indipendenza e libertà a chi legge – serve buona informazione, servono i giornali, serve dare profondità alle cose. Diversamente, un urlo di un passante sarà autorevole come la lezione di un docente. E in parte, come è noto, il fenomeno è già in atto. Come dico e scrivo spesso, non sono preoccupato come giornalista, ma come cittadino perchè la libertà di stampa (che è poi libertà di scrivere, ma anche e soprattutto libertà di leggere e di ascoltare o vedere notizie serie e professionali) è un baluardo della Democrazia”.

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