SKI EVOLUTION

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Gennaio, 2019 @ 6:50 am


Detto altrimenti: ieri ho sciato con sci “nuovi”      (post 3486)

(Avviso ai lettori: questo è un post un po’ tecnico)

Noi vecchietti siamo un po’ restii a cambiare sci. Ricordo i miei primi sci “veri”, i Devil Rosso della Persenico, di metallo, m. 2,05, la mia misura. Poi, da militare, acquistai un paio di Alu Fischer lunghissimi (m.2,15), per poi tornare ai m 2,05 con una lunga serie di Rossignol. Nove anni fa, a Livigno, acquistai il mio primo paio di sci “rastremati”, dei Salomon, lunghi m 1,70 raggio di curvatura m 17. E qui noi vecchietti” abbiamo dovuto reimparare a sciare: cioè, non è che non si potesse sciare alla vecchia maniera con gli sci rastremati, ma per tirare fuori il meglio da loro, è stato necessario cambiare stile. E così è stato fatto.

I Salomon. Sono andati sempre così bene che mi sono dimenticato di cambiarli sino a quest’anno, quando mi sono accorto che, a buona ragione, erano diventati un po’ lenti. Ed allora deciso, li rinnovo. Studio un po’ la situazione “offerte” e la scelta si riduce fra un paio di Fischer C4 di m. 1,75 raggio di curvatura m.18 ed un paio di Salomon di m. 1,70 raggio di curvatura 16 m.  Il venditore insiste per i Salomon, anche perché sono di ultima generazione: ovvero oltre alla maggiore rastrematura, in più dei Fischer hanno la punta più “piatta”, più “corta”, meno accentuata: in altre parole, la rastrematura che sulla punta assottiglia lo sci per trasformarsi in “punta” è un semplice morbido arrotondamento del puntale che di fatto allunga la “linea di galleggiamento” dello sci, cioè la parte dello sci a contatto con la neve. Un po’come è successo con le barche a vela: siccome ciò che conta è la lunghezza della linea al galleggiamento, le barche moderne hanno il dritto di prua e la poppa verticali sull’acqua (N.B.: la velocità massima di una barca a vela con carena dislocante ovvero non planante è circa 2,5 volte la radice quadrata della linea al galleggiamento).

Il risultato è che lo sci è più veloce, tiene meglio in curva, mordendo meglio la neve (anche troppo, le prime volte!). Inoltre il raggio di curvatura ridotto (che dipende da una maggiore rastrematura dello sci) ti porta ad accentuare e velocizzare le curve, per cui, invece di essere più riposante nel senso che è più facile curvare, di fatto ti impegna di più invitandoti a curvare più di frequente. Io ho scelto i Salomon per una ragione: stante l’affollamento delle piste io spesso scio sul bordo pista con una serie di curve strette e corte. Tuttavia, quando come in questi giorni le piste non sono affollate per cui posso concedermi di spaziare sulla pista, sento che mi troverei meglio con i Fischer.

In ogni caso, un consiglio per gli utenti: se gli sci nuovi, quelli con la punta arrotondata, vi impegnano troppo, con la carta vetrata addolcite le lamine in punta e in coda per circa 5 cm.: morderanno un po’ di meno.

Good skiing everybody!

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