LA GIORNATA DELLA POESIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Marzo, 2019 @ 6:44 am


Detto altrimenti: oggi, 21 aprile, primo giorno di primavera, è la Giornata della Poesia   (post 3542)

Ed ecco, un mio omaggio alla Poesia e alla Terra che mi ospita da 33 anni: il Trentino

Il Canto di Trento a la Fersena

Gli aironi cinerini de la Fersena (davanti a casa mia, Viale Trieste 13 – TN (Foto Luigi Zullo)

Sei vivo. / Mi parli col suono di luce / dei tuoi mille occhi di rivo / splendenti nel verde. / Dapprima / mi sembri annoiato / nel lento rigiro / che sempre conduce / al tuo limitato infinito / eletta dimora / di anatre urbane / ed aironi / in morbide anse di steli / ov’acqua / fra ‘l fiore che odora / con tenue sospiro si perde.

… improvviso uno slancio …

Ma ecco / improvviso / uno slancio / al pari del cervo brunito / che hai visto saltar le tue rive / braccato dal cane / ed hai ristorato / offrendoti invito alla sete / ed alle corse un po’ schive / del giovane re incoronato.

Ancora … / hai negli occhi il ricordo / di una prudente marmotta / del falco / che lento n/ si libra nel cielo in agguato … / di un movimento … / di vita che lotta … / di tenero nido violato.

Tu nasci ove aria rinfresca. / Poi … / scendi la china / scoscesa di valle tedesca / qual liquido velo nuziale / che adorni la Sposa Atesina / e rechi in pianura / la figlia del suolo innevato / i fulgidi pesci d’opale / il tenue lenzuolo / che dona ristoro all’arsura / di ninnula cuna / il manto di brezza / che stendi alla luna / ed olezza / e dolce assopisci il bambino / cantandogli la ninna nanna / che i monti ti hanno affidato.

… ti fan capolino ondeggiando …

Tu sei Poesia / il capolavoro scolpito / del grande Pittore Trentino / che ascolto / rapito all’oblìo / insieme alle fronde / degli ippocastani / che sopra le spalle / ti fan capolino ondeggiando / e curioso / protendono il volto / sull’armonioso spartito / del tuo gorgoglio.

… le mie vecchie mura imperiali riflesse …

Ma ora prosegui il tuo viaggio / e mentre ricevi altre sponde / le mie vecchie mura imperiali / riflesse / ti rendono omaggio / più belle pe’ i grandi regali / che porti di piccole onde.