DOLUS BONUS O TRUFFA LEGALIZZATA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Maggio, 2019 @ 7:12 am

Detto altrimenti: marchingegni per superare di fatto le tutele di legge a difesa del contraente più debole     (post 3576)

Il dolus bonus è una bugia accettabile: “Comperate le scarpe marca XY: sono le migliori del mondo!”. Oltre questo livello esistono “doli” (inganni) artificiosamente strutturati per “truffare legalmente” un consumatore normalmente non attento sino a questo punto e quindi facile preda di pescecani agguerriti, organizzati e difesi da schiere di avvocati. Eccone due esempi.

Assicurazioni. L’automobilista “A” con la sua auto si appoggia leggermente (tamponamento leggerissimo) al furgone di “B”. Non si vedono danni, tuttavia “B” vuole redigere il verbale di conciliazione amichevole. “A”, in buona fede, accetta, confidando nel controllo della propria assicurazione. Sotto scadenza della propria assicurazione “A” riceve una lettera dalla propria compagnia: “A seguito dell’incidente, il premio passa da 350 a 550 euro, oppure paghi tu direttamente il danno”. Al che “A”  telefona alla sua compagnia e protesta per due motivi: 1) “Visto che in ogni caso a pagare sono io, avreste dovuto chiamarmi in sede di accertamento del danno”; 2) “A quanto ammonta il risarcimento del danno?” L’unica risposta che riceve è sul punto 2): “Non lo sappiamo, deve rivolgersi alla società YZ”.

La società XZ, una stanza di compensazione. Infatti per i piccoli danni ora funziona così: vengono pagati al danneggiato dalla sua stessa compagnia tramite detta società presso la quale queste somme si compensano con analoghi esborsi della compagnia dell’automobilista responsabile in casi opposti.  Sembrerebbe tutto OK e invece così non è, perché per quel non-danno dell’esempio di cui sopra, sono stati reclamati e pagati 2000 euro, con un ingiusto vantaggio per “B” e un ingiusto danno per “A” che NON è stato chiamato a partecipare in contraddittorio – nè direttamente né tramite la sua compagnia assicuratrice – alla definizione del danno. Con questo marchingegno le compagnie assicuratrici hanno ridotto i loro costi gestionali (verifiche dei periti e costi amministrativi); arricchiscono gli assicurati disonesti e impoveriscono quelli onesti. L’automobilista “A” si rivolge all’ IVASS – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, Via del Quirinale 21 – 00187 Roma, ma riceve solo la certificazione sul compimento dei passi formali. Invece occorrerebbe una legge che impedisse questa “truffa sostanziale” a danno di chi è chiamato a pagare un danno la cui entità non ha potuto verificare in contraddittorio. Mi chiedo: è “dolus bonus” o “truffa legalizzata”?

Telefonia. Presso la compagnia telefonica XY comperate a rate un telefonino e firmate un contratto a tariffa fissa per 24 mesi. Ogni mese pagate, ad esempio, €20,00 quale rata dell’acquisto dell’apparecchio ed €10,00 per il traffico. A scadenza pensate che ogni mese avreste pagato solo €10,00 (per il traffico) ma vi accorgete che continuate a pagare €30,00: vi spiegano che è vero che non dovete più pagare rate per l’acquisto, ma ora la vostra tariffa non è più bloccata ed è quindi salita da 10 a 30 euro, “a meno che lei non voglia rifare tutto da capo etc. etc.” Mi chiedo: è “dolus bonus” o “truffa legalizzata”?

Altro caso. Tizio acquista un bene durevole al prezzo di 100 con pagamento in 10 rate al tasso del 7%. Prima rata, paga 10+7; ognuna delle successive 9 rate, paga sempre 10+7: ovvero, in modo illecito, l’interesse è calcolato sempre sull’intero capitale iniziale! Morale: alla fine Tizio avrà pagato per interessi 70 anzichè 35. Evvabbè …

Garanzie. Quelle di beni durevoli sono valide se – in caso di mal funzionamento – riportate o spedite al venditore/fabbricante l’oggetto “nella sua confezione originale”. E allora, che problema c’è? Basta prendere in affitto un box da destinare alla custodia dei tanti scatoloni ingombranti e tutto è risolto!

Come se ne esce? Con nuove leggi semplici ed “oneste”. Inoltre occorre istituire una nuova figura professionale: così come esiste l’Amministratore di Condominio, serve un Amministratore delle Famiglie, un avvocato esperto che gestisca e tuteli “da delegato e in abbonamento” questi e altri rapporti similari per un numero “n” di famiglie.

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