MINIBOT

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Giugno, 2019 @ 3:26 pm

Detto altrimenti: mini … che però faranno un gran bott …! (post 3604)

“Minibot? Non se ne trova traccia in tutta la mia Commedia! Forse erano all’Inferno e mi sono sfuggiti …”

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Fra un po’ forse saremo “il Bel paese ove il bot suona!” Ma cosa sono questi minibot che rischiano di far fare un gran botto alla finanza pubblica?  Semplice: sono emissioni di BOT a tagli unitari non molto elevati, con i quali pagare i fornitori creditori degli Enti Pubblici. Dice … ma sono un ulteriore aumento del debito pubblico!. A chi solleva questa eccezione si risponde: “Stiamo cercando di porre rimedio ai malanni dei governi precedenti: se non volete i minibot, diteci voi come fare, se siete capaci”.

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Ecco, oggi è la Domenica della Pentecoste, il cinquantesimo giorno dalla Resurrezione di Cristo. Scende su tutti lo Spirito Santo e fa sì che tutti comprendano la lingua altrui. Ma si vede che lo Spirito Santo era distratto, oppure non mi ha trovato in casa visto che io ero finalmente tornato a pedalare con la mia amata bicicletta (dopo la rottura sciistica della spalla del 25 marzo scorso): fatto sta che io il linguaggio del minibot people proprio non lo capisco.

Insomma, possiamo scegliere: o così o così. Be’ … allora se manca la possibilità di scelta non mi sento libero: e dire che il Primo Messaggio dello Spirito Santo era ed è un Messaggio di Libertà: “Capite me, capite voi stessi, capite gli Altri e poi scegliete”. Ma nel nostro caso le scelte sono già state fatte: si chiama “ordine delle priorità da soddisfare a prescindere” (flat tax, pensione quota 100 e paghetta a tutti).

Ma … mi chiedo, la priorità più prioritaria non era la riduzione del debito pubblico e il rilancio degli investimenti? Anche perché fra il promettere (tutto a tutti) e il realizzare c’è di mezzo il mare, anzi, un mare di guai. Guai che si chiamano aumento dello spread, sanzioni dell’UE, riduzione delle pensioni, del welfare, dell’istruzione, della ricerca etc..

Ma sia pur vero che i minibot siano cosa buona e giusta … vediamo un po’, io, imprenditore, ricevo minibot per €200.000,00 a saldo del mio (ormai vecchio!) credito nei confronti dello Stato. Che ne faccio? Vado in banca e me li faccio scontare, pro soluto, s’intende! Sono “garantiti dallo Stato” ecchè, ci mancherebbe altro che le banche non si dovessero fidare! Ed allora ecco un altro inghippo: dopo avere generato un incremento del debito pubblico, i minibot hanno riempito il portafoglio delle banche di (ulteriori) titoli di credito di quello stesso debito. Cioè, lo Stato è debitore verso le banche e se poi non ce la fa più a rimborsarle … be’ vuol dire che le banche se ne faranno una ragione in attesa che si deliberi un (ulteriore) intervento finanziario pubblico in loro favore a ripianamento di quei bad risks, cattivi rischi di cui si sono riempita la pancia.

Minibot, qualcuno ha parlato di “soldi del Monopoli”. A me mi (a me mi) pare invece che siano i soldi del Paese dei Balocchi, quello ove il dolce minibot suona.


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