MALEDETTI TOSCANI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Agosto, 2012 @ 3:04 pm

Ovvero: reduce da qualche giorno in Toscana … mi è venuta l’ispirazione

Ieri sera ero a cena nel locale “ I Pescatori” di Orbetello. Un cartello, all’ingresso, recita: “Il ristorante apre alle 19,30 circa”. “Circa”, appunto, e si fa quel che si pole … senza troppa furia.

Curzio Malaparte … già quel cognome la dice tutta … Polemico? No … Critico? No …. Acuto “libero osservatore”? Si. Dice … quando gli alleati stavano entrando in Firenze, il carrarmato di testa fu rallentato, quasi fermato, da … un birrocciaio: “Un lo vedi che e sciò ‘l‘ mulo che più lesto un pole ?” Maledetti Toscani, avrà pensato quel capo-carro …

Ed io, una sera, entro nella farmacia che si affaccia sul rondò vicino alla Villa Reale di Monza. Subito mi si impone alla vista un cartello. “Vietato fumare perché dà noia a me”. Penso, questo è un Toscano. Difatti gli chiedo. “Ma lei è toscano?” “Si”. “Di dove?” “Di Livorno”. Al che replico :“Il mi’ babbo è di Montalcino”. E lui, pronto. “”E chi ti sci’hà fatto venire qui?”

Ecco S. Angelo in Colle!

Al paesello del mi’ babbo, S. Angelo in Colle, importante piccola, storica frazione di Montalcino (Siena). Sentita in uno dei suoi “chiassi” (stradicciole). Lui a lei “Ma voi non siete la Sora Emma, la moglie del poro (povero nel senso di defunto, n.d.r.) Giuseppe?” “Si”. E lui: “Sapeste quante corna v’ha messo il vostro poro marito!”. “Sie, sie, perché te t’un sai quante glie ne ho messe io”.

Altra perla paesana, vera. “O nini, gli è vero te tu e sci’ha ‘l bischero gobbo?” “Madonnina, quant’è chiaccherona la tu’ moglie!”

 

 

Dalle mura del paese, il bivio, una volta di strade bianche ...

Al bivio, subito sotto il paese. Un motociclista si ferma e chiede ad una vecchietta: “O donnina, vado ben da qui per andar dove mi pare?”. E la vecchina, appoggiata al bastone e reggendo un cesto con il quale portava a casa le verdure colte all’orto. “Sie, sie, da quella parte e sci vanno tutti quelli che vanno a chiappalla ‘n tasca!”

“O nonna, avete saputo le chiacchere sul prevosto (parroco, n.d.r.), che pare e sci’abbia avuto un’avventura con una donna …” “Sie, sie, gli è un cristiano anche lui, tanto a me un mi frastorna.” (disturba, n.d.r.).

“Oh che tu fai? Un lo vedi che le travi non combasciano? Da’ retta a un bischero, mettile più vicine!” “Sie, sie, e ne f0′ pochinina di strada se do’ retta a un bischero!”

Un Livornese ad un Pisano: “Meglio un morto in casa che un Pisano all’uscio”. E il Pisano, di rimando. “Dio t’ascolti”.

Per vedere se uno gli è bono a poco, mettilo ad accendere il foco …

Foco? “Donne e foco toccale poco”. Con il fuoco e con le donne non ci scherzare, soprattutto se sono donne Toscane.