PENSARE ALLO SCI … IN ESTATE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Agosto, 2019 @ 3:47 pm

Detto altrimenti: oggi un nuovo amico mi chiede …   (post 3633)

… mi chiede qualche “dritta” sugli sci da acquistare. Lo so, raga, scialla … lo so che siamo in estate, ma intanto uno si prepara. Gli chiedo come scia. Un po’ sopra il livello principianti, mi dice. Ed allora mi permetto di sottoporre alla sua attenzione quanto segue:

  • non è vero che per chi scia da poco e poco, bastino sci da poco, anzi … quindi cercare un attrezzo nella gamma medio alta categoria sci da pista per turismo (non da gara, nemmeno se sono in offerta!)
  • Altezza: lui è alto 185, quindi sci intorno a m. 1,75
  • Raggio di curvatura: direi da 17 a 20 va bene
  • Stagione ideale per acquistarli: a inizio marzo si trovano ottime offerte nel nuovo e nell’usato (io preferisco un usato di livello ad un nuovo della fascia bassa, n.d.r.)

Ora, da una sua domanda (“Ora gli sci sono più corti, vero?”) capisco che scia poco … si, amico, ora sono più corti tanto ma le piste sono levigate come biliardi e non è certo la velocità che viene a mancare (sci lungo = sci più veloce, ma l’accorciamento dello sci è compensato dalla qualità dei materiali e anche – come ho detto – dalla qualità della battitura delle piste).

Dagli sci ancora troppo uniti si capisce la mia età:  quella di uno cresciuto allo sci in altri tempi con altre tecniche!

Raggio di curvatura? Cos’è, mi chiede. Rispondo: da molti anni ormai gli sci sono rastremati sui fianchi: maggiore è la rastrematura, più corto è il raggio di curvatura. Un esempio: se hai sci raggio 12, sono loro che comandano, che ti impegnano in una serie continua di curve strettissime: da evitare! Per contro, con raggio 17-20, lo sci aiuta te a curvare con raggio più “umano” e solo quando sei tu a deciderlo.  Certo che tutti gli sci di oggi devono essere usati con la tecnica per la quale sono stati ideati: quindi niente sola flessione in avanti e bastoncino in avanti; niente sci uniti; flessione laterale delle ginocchia e del corpo verso l’esterno; bastoncino di lato; in uscita di curva toccare la neve con la mano a valle, etc. ma mica si può fare una lezione di sci con un post! Quello che posso fare e dire anzi scrivere al mio amico che questa sera mi leggerà, che – quando sarà il momento – mi telefoni al 335 5487516 che se vuole lo accompagno in negozio e poi magari ci facciamo una sciata insieme in Bondone.

Buone sciate a tutte e a tutti!

P.S.: l’amico è greco! Ed allora sfoggio il mio greco antico dell’Odissea di Omero e delle Anabasi di Senofonte e ci facciamo quattro risate! Poi parliamo di filosofia, quella greca, la filosofia “madre”. Mi dice che i giovani talvolta incontrano qualche difficoltà nel comprenderla, ed allora mi sono permesso di dire che suggerisca loro i libri della filosofia greca “rivista” da Luciano De Crescenzo, persona di grande cultura e umanità, recentemente scomparso. De Crescenzo si definiva né scrittore, né filosofo né storico della filosofia, bensì “copiatore”: “Io prendo un libro di filosofia greca e lo copio riscrivendolo in modo comprensibile e accattivante”. 

Buona filosfia greca a tutte e a tutti!


Ci salutiamo con un kalispera

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