ALLARME DEMOCRAZIA 3

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Agosto, 2019 @ 8:02 am

Detto altrimenti: attenti a quella senza compromessi!    (post 3636)

Il compromesso. Usualmente si riconduce a questo termine un significato negativo: “Quello sì che è un uomo che non scende a compromessi!” E invece … invece Paolo Mieli nel suo bel libro “I conti con la storia” ci ricorda come esistano compromessi sordidi, da condannare e compromessi utili, necessari, quelli di cui “è fatta la storia”. Ecco perché chi conosce un po’ di storia o chi, come me, da VIP- Vecchietto In Pensione, avendo tempo libero, ha ripreso a studiarla, non può condividere l’uomo-faccio-tutto-io.

Mai dire mai: sento dire che in politica vige questa regoletta. E perché no? Siccome tutto scorre, perchè non adeguare i comportamenti al mutare delle situazioni, purchè non siano sacrificate le nostre idee di fondo? Un esempio? Eccolo, e scusate se faccio riferimento a me stesso: per me il bene maggiore da perseguire e tutelare è la democrazia: pertanto sarei disposto a rinunciare a qualche mia idea specifica (compromesso accettabile, utile e necessario) se ciò servisse a non farmela perdere. In altre parole: poiché tutto e subito non si può avere, si tratta di stabilire l’ordine delle nostre priorità.

E in difesa della democrazia, riporto volentieri un appello di David Sassoli

“Vi pregherei, con educazione, di condividere il più possibile questo appello prima che sia troppo tardi, perché stiamo arrivando rapidamente a un punto di non ritorno.
Vari esponenti del governo di Salvini e Di Maio – prima sussurrando, poi sempre più platealmente, spudoratamente – cominciano a intimidire la libera stampa, minacciando di tagliare affidamenti pubblicitari, e attaccando i giornali – e ormai anche i giornalisti – che osano criticare la loro azione. Attenzione, perché a finire come la Turchia o come l’Ungheria ci vuole poco, pochissimo. Per questo vi chiedo di fare vostra questa denuncia, questo appello: proprio perché loro confidano nel silenzio, nell’assuefazione, per creare il fatto compiuto. Noi invece diciamo, se necessario urliamo, che non possiamo essere né complici né testimoni silenziosi di questa vergogna. La libertà di stampa non può essere toccata, ma nemmeno sfiorata, nemmeno minimamente messa in discussione!
Non scherziamo! Grazie”

E per riprendere il discorso d’inizio, accettare il bavaglio alla libertà di stampa sarebbe un compromesso sordido, inaccettabile.

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