IN VINO VERITAS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Novembre, 2019 @ 8:43 am

(Questo post sta “avendo successo”: la durata media di ogni visita sta passando da 1 a 3 minuti e il ritorno dei lettori affezionati (i non nuovi) dal 7 al 25% del totale!

Detto altrimenti: in trattoria nel basso Piemonte      (post 3685)

Pellizza da Volpedo: “Il quarto stato”

Dopo la visita alla tomba di famiglia di mia moglie a Volpedo (AL): 300+300 km Trento-Volpedo-Trento, in giornata.

Ristorante Enoteca Le Vinaie (foto ufficioturisticodellevallideltortonese.it)

Monleale, confinante con Volpedo. In trattoria (ve la suggerisco): si tratta de “Le vinaie”, Piazza IV Novembre, Monleale (AL) Tel. 346 6301029.   “Quanto vino c’era nella bottiglia che vi abbiamo servito?” Così siamo stati interpellati alla cassa, al momento di saldare il nostro pranzo.

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In un atttimo ho rivisto una scena antica: S. Angelo in Colle (Siena), splendido paesino-frazione “vicino al quale” c’è Montalcino, patria del mio babbo. Il “trattore” (soprannominato “Buonanotte” e come diversamente, sennò?) predispone la merenda per alcuni avventori: pane, affettati, formaggi. Poi alza il fiasco del vino, lo “analizza” controluce per registrare quanto vino contenga. Lo stesso gesto farà al momento del conto, per valutare la quantità di vino bevuto e quindi da pagare.

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Ebbene sì!

Secondo pensiero istantaneo: maccome (maccome) si può pensare che noi due (Maria Teresa della zona ed io di padre Montalcinese!) durante un pranzo nella campagna del basso Piemonte non si sia bevuta (almeno) un’intera bottiglia di croatina?

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Monleale (foto vivitortona.it)

Croatina: dicesi di vino “bonarda-di-fuori zona-ma-ottimo- anzi!” quasi barbera, naturalmente spumeggiante. Quello del quale si tratta è lo ”Scaldapulci” della cantina di Franco Scherpa sulla splendida collina di  Monleale (AL) tel. 338 6585785. E Franco, ormai un amico, noi ogni anno ci concediamo il suo vino (evviva gli anacoluti manzoniani, quelli con due soggetti!). Una telefonata e ce ne fa trovare un cartone direttamente in trattoria. Ma non basta: Franco è venuto a salutarci di persona, quando si dice un amico, un vero signore!

In cantina con Franco Scherpa

I vini. Oltre la croatina: lo chardonnay e soprattutto il barbera di quello che quando lo versi fa la schiuma che poi se ci metti dentro un coltello “sta in piedi”;  lo spumante di Monleale.

Spumante di Monleale: ne conservo una bottiglia dell’anno del mio matrimonio, 5 gennaio 1971. Lo so, lo so che non è un vino da invecchiamento, ma per noi due è un ricordo prezioso: la stapperemo a Monleale al compimento dei 50 anni di matrimonio, nella cantina di Franco, in presenza di un enologo che rediga un verbale su come si è tramutato qual vino. Franco, sei avvisato, preparati!

Prosit!

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Altro vino, lo spumante brut DOC dei Colli Tortonesi, bottiglia omaggiataci dalla gentile signora gestrice (grazie!). Evvabbè … il cibo ottimo, l’accoglienza in trattoria spontaneamente e genuinamente amichevole … possiamo ben perdonare il gestore (che poi era una bella signora) per avere dubitato della nostra leale e generosa predisposizione al buon vino.

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Pedalare necesse est!

Anzi, le abbiamo chiesto di segnalarci un appartamentino da affittare per una decina di giorni la prossima primavera: infatti da “sposini a pedali” vogliamo concederci una bici-vacanza sulle splendide colline del Volpedese. Abbiamo poi una seconda idea: portare a pedalare su quei colli i colleghi di FIAB Amici della bicicletta, Trento, purchè si trovi la sistemazione alberghiera per un paio di notti per 25-30 persone. Vedremo.

Coppi e Bartali: chi passa la borraccia a chi?

Volpedo, Pellizza da Volpedo e l’antica pieve romanica di San Pietro (già citata nel X secolo); Monleale, le sue colline; Monleale e Volpedo, vicini a Castellania, la patria di Fausto Coppi; Monleale e Volpedo: i loro vini; il loro cibo; soprattutto la loro Gente.

Pescheti in autunno: foto o quadro di Van Gogh?

Da visitare in primavera e in autunno, le stagioni migliori, le più colorate. Meglio se “a pedali”.

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