I DIALOGHI DI PLUTONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Novembre, 2019 @ 9:54 am

Detto altrimenti: dialoghi veramente diabolici!      (post 3701)

(Trento, l’interno della casa di Tizio, in collina. Tizio e Caio sorseggiano un tè davanti ad una vetrata dietro la quale appare la vallata, chiusa ad ovest dal Monte Bondone).

Tizio: O miga o massa, o niente o troppa, la neve, intendo! L’anno scorso si è fatta pregare e quest’anno invece fa danni …

Caio: Sai amico, il temp, le done e i siori i fa quel che i vol lori ..

Tizio: Veramente io la sapevo diversa, il temp, il cul e i siori …

Caio: Si vabbè, la conosco. Ma dimmi, perché hai insistito tanto a che venissi a trovarti?

Tizio: Ieri ero ad un concerto ed un’amica ha dato del voltagabbana ad un parlamentare che ha cambiato partito.

Caio: E allora?

Tizio: Volevo ragionarne con te. Tanto per cominciare la nostra Costituzione afferma che i parlamentari agiscono senza vincolo di mandato.

Caio: Si ma se uno di loro cambia partito, tradisce il voto ricevuto.

Tizio: Non direi “tradisce” bensì si svincola da quel mandato e lo fa in quanto ciò è previsto dalla Costituzione. In ogni caso, ammettiamo pure che egli “tradisca” chi lo ha eletto. Tuttavia se costui lascia il partito di prima appartenenza perché lo stesso ha tradito i propri presupposti di base …

Caio: Spiegati meglio.

Tizio: Ammettiamo che il partito “abbandonato” sia passato dall’area Costituzionale ad un’area populista sovranista non costituzionale. Ove quel parlamentare rimanesse in quel gruppo, tradirebbe i principi che stanno alla base del pensiero dei suoi elettori. Quindi il voltagabbana non è lui, bensì il partito entro le cui fila è stato eletto.

Caio: Ho capito, hai ragione. Infatti se adottassimo quel criterio di rigida fedeltà-a-prescindere ricadremmo in una sorta di moderno credere-obbedire-combattere di triste memoria.

Tizio: Ma … chi suona alla porta? Con questo tempaccio chi sarà mai che è salito fin quassù? Vado ad aprire.

(Tizio si alza e va ad aprire la porta e si trova davanti il Diavolo Plutone sotto le mentite spoglie del solito Sempronio)

Tizio: Signor Sempronio? Buongiorno, qual buon vento? Come mai da queste parti?

Sempronio: Buongiorno signor Tizio. Qualche post fa, al bar, lei ha perduto il suo portafoglio. Sono venuto a riportarglielo.

Tizio: oh, grazie davvero, lei è un angelo!

(Sempronio si volta verso il pubblico storcendo la bocca: “Un angelo io? Questa è buona”)

Tizio: Ma si accomodi, la prego, prenda un tè con noi … con questo freddo … Noi si stava discutendo sul fatto che i nostri parlamentari agiscono senza vincolo di mandato.

Sempronio: Grazie, accetto volentieri il suo invito. Vincolo di mandato? Guai ad inserirlo!

Caio:  E perchè di grazia?

Sempronio: Mi spiego. Vedete, ogni provvedimento va inquadrato in tutti gli altri possibili provvedimenti che lo accompagnano e  bisogna essere maliziosi: piensa mal y acertaras, dicono in Spagna. Da noi si dice che a pensar male …

Tizio: Si, va bene, sappiamo, ma si spieghi

Sempronio: Ecco qui: se si introduce la cosiddetta democrazia diretta con il referendum propositivo senza quorum o con un quorum limitato, le proposte di legge saranno fatte da poche persone; se poi si introduce il vincolo di mandato, il gioco è fatto, il parlamento dovrà approvare e basta. Ciao democrazia parlamentare, ciao!

Caio: Ma “finalmente”, per dirla con il Manzoni, avremo sempre la garanzia della magistratura …

Sempronio: E qui casca l’asino, con rispetto parlando, s’intende. Si vuole eliminare l’obbligatorietà dell’azione penale! Vedete che i provvedimenti vanno messi in relazione fra di loro? Se passasse questa ulteriore novità, i processi scomodi verrebbero rinviati sine die.

Tizio: Ma lei che diavolo d’un uomo è? Le pensa tutte!

(Sempronio si volta verso il pubblico, ammiccando: oh, questa volta sì che hanno detto bene: diavolo d’un uomo, altro che angelo!)

Caio: Ma allora voltagabbana non sono i parlamentari che mantengono fede alla democrazia, ma quelli che passano dall’area democratica a quella non democratica.

Sempronio: proprio così. Ma … così questa nebbia che sta salendo dalla valle? E’ nebbia o fumo di un incendio? Lasciate che esca a vedere …

(Sempronio esce e non fa rientro nella casa)

Tizio: Come al solito. Quel diavolo d’un uomo sparisce in una nuvola, in un banco di nebbia, in uno sbuffo di vapore, in un turbinio di neve, in un polverone …

Caio: Però ci dice sempre cose interessanti sulle quali riflettere. Dai, finiamo il nostro tè

(Sipario)