BICICLETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Gennaio, 2020 @ 7:02 am

Detto altrimenti: quando è nata, come sta crescendo veloce come il VEN.TO!         (post 3734)

La bici oggi, letta attraverso i miei occhi di blogger: una bicic …letta!


Se Achille avesse usato la sua bici, avrebbe vinto la gara! (Foto cronachedalsilenzio.it)

La prima? Oltre 4000 anni fa! Non ci credete? Ma se già nell’Iliade d’Omero sia pure indirettamente se ne parla, dai! Infatti come era soprannominato l’eroe “Achille? “Piè-veloce”! E sapete perché lo chiamavano così? Perché possedeva un velo-cipede (a pensarci bene … eroe … bella forza: hai super poteri, sei invulnerabile … e chi non sarebbe eroe a queste condizioni? Che poi ti sei arrabbiato per via di schiave e amichetti sottratti ai tuoi piaceri, ma ti pare? Ma questa è un’altra storia).

Veloci-pede, si diceva, piede-veloce: e questo nome è rimasto alla nostra amata bicicletta anche nell’attuale legge, il codice della strada. Pazienza …  Dice: ma perché questa mattina ti è venuto in mente di scrivere di biciclette? Ve lo dico subito. Ieri sera alla TV reclamizzavano una regione della nostra Bella Italia, le Marche, e i filmati erano impostati sul cicloturismo. Apro i quotidiani e vedo che la legge regola la circolazione dei monopattini elettrici equiparandola a quella delle biciclette. E così via: biciclette dappertutto. Bene, mi dico, bene, l’hanno capita finalmente: la bicicletta risolve i problemi del traffico urbano, fa bene alla salute, è uno strumento per lo sviluppo del turismo e di un nuovo settore industriale. Oggi poi che la popolazione sta invecchiando, ecco le e-bike! Che si può volere di più? Nulla, se non l’attribuzione della giusta centralità alla bicicletta e a  tutti gli aspetti da essa derivati e ad essa correlati. Un esempio: in Sud Tirolo, una piccola ridiscesa in bici, i 50 km da Dobbiaco a Lienz. In Austria, una grande ridiscesa, 500 km lungo il Danubio; sempre in Austria, il Tirol Bike safari (cfr. in internet).

(Foto sportfire.it)

E qui da noi?  Be’, qui da noi con un investimento molto limitato (la metà del costo d’acquisto e manutenzione di un solo cacciabombardiere F35) si può attrezzare la VEN-TO, la pista ciclabile da Torino a Venezia! Con un uguale impegno finanziario, si può completare la direttrice ciclabile nord-sud, e così via. Volete mettere quanto turismo in più cattureremmo!?

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Dice: tutto qui ciò che desideri, blogger? No raga, a dire il vero ci sarebbe un’altra mia richiesta: e cioè che sia riconosciuto il lavoro di tutte le associazioni che da decenni si stanno impegnando a che tutto ciò avvenga, e fra questa la mia, la FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ed in particolar modo FIAB Trento Amici della Bicicletta, naturalmente. Già, perchè qui da noi ci sono molti “cappellifici” … si, sapete, quelle fabbriche che producono cappelli speciali … quelli che la politica è solita acquistare per metterli sul lavoro altrui. E invece sarebbe cosa buona e giusta dare a Cesare quel che è di Cesare e in questo caso Cesare siamo tutti noi Fiabbini. Non vi pare?

Grazie per avere bicic …letto questo mio post!

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