LETTERA AL DIRETTORE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Febbraio, 2020 @ 2:02 pm

Detto altrimenti: … dei miei post, cioè a me stesso! (e al Direttore del l’Adige, TN)    sulle stragi del sabato sera    (post 3753)

Non è la prima volta che – in quanto Direttore dei miei post – io mi scrivo (e che invio la stessa lettera anche ad un quotidiano locale).

Inizia

Egregio Direttore, anche questo week end strage di giovani sulle nostre strade: ben sette morti fra i 19 e i 30 anni per scontri nella notte. Quanti nell’anno scorso? Quanti fino ad oggi quest’anno? Quo usque tandem … fino a quando permetteremo queste stragi? Avrà notato che ho scritto permetteremo e non semplicisticamente sopporteremo come invece aveva detto Cicerone a Catilina. Dobbiamo intervenire a monte, sulla cultura e sull’educazione civica (e quindi anche stradale, che ne è una branca). Dobbiamo partire da qui, in parallelo “anche” con eventuali nuove leggi, ma prima di tutto dalla cultura e dall’ osservanza delle leggi esistenti.

In Olanda, nel dopoguerra, il PIL era esploso: tutti ricchi! Ed allora via … ad acquistare ed utilizzare automobili fino a quando aumentò enormemente il numero di bimbi – ciclisti e pedoni – vittime della strada. La popolazione insorse ed ecco che intervenne la rivoluzione della mobilità: meno parcheggi e strade per le auto, più per le biciclette. In Svezia. Se guidi violando i limiti di velocità, la polizia ti multa anche su semplice segnalazione di altri automobilisti.

 Altri luoghi, altri tempi, si dirà. Ma allora, abbiamo forse un alibi per non reagire a questa ecatombe di giovani? No di certo. Da dove cominciare? Mi permetto di suggerire da quello che abbiamo, dalle nostre leggi vigenti e dalla (mancanza di) educazione stradale, applicando con estrema precisione (noti che non dico con “severità”) l’attuale Codice della Strada. Un esempio: se da Trento si va in auto a Cavalese, si attraversa una parte del territorio del Sud Tirolo (Provincia di Bolzano). In quel tratto esiste il limite di velocità a 50 kmh. Se andate a 56 kmh siete multati perché, dedotto l’abbuono di 5 kmh, avete superato il limite infrangendo la legge.  Dice … : “Esagerati!”. Ecco il problema. Siamo “esagerati” perché da noi la legge va rispettata si ma però vabbè … cum grano salis, quel grano di sale che ci porta ad abituarci a non rispettarla. Ecco, Direttore, io credo che se facessimo questo tipo di “ginnastica” ogni giorno, se provassimo a rispettare questi limiti “assurdi”, dopo un po’ il nostro fisico (mentale) avrebbe imparato a comportarsi nel rispetto della legge in ogni occasione, anche quando si esce un po’ bevuti (o peggio!) da un night, e soprattutto quando si deve certificare la manutenzione fatta o non fatta ad un ponte o ad una linea ferroviaria. Quarant’anni fa ero in Inghilterra (Hasting, sulla Manica) per un corso di refresching della lingua. Mi stupii nel vedere che gli abitanti della campagna circostante il paese nel quale ero alloggiato, il sabato sera andavano in paese a bere alcune haves (mezze birre), ma poi, verso l’ora di chiusura, lasciavano le loro auto vicino al pub e rientravano a casa con i vari bus. Per poche birre, mi trovai a dire in allora. Oggi non direi più così.

Finisce.

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