GEORGE SOROS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Maggio, 2020 @ 6:56 pm

Detto altrimenti: un suo articolo sul 24 ore del 22 aprile 2020 …   (post 3887)

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GEORGE SOROS. Forse molti ne hanno sentito nominare il nome; pochi lo conoscono; ancora di meno sono probabilmente quelli che hanno letto un suo libro. Io lo conoscevo “di nome e di fama”. Tutto qui. Ma un bel giorno, anzi, un giorno per me bellissimo, cioè il 22 aprile scorso, in prima pagina del Il Sole 24 Ore … il suo intervento in favore dei bond irredimibili, i particolari titoli di debito pubblico che rappresentavano il cuore del libro che il mio amico Gianluigi De Marchi ed io avevamo appena scritto e dato alle stampe.

 Questo nostro libro è prenotabile al prezzo scontato di €10,00 presso di me riccardo.lucatti@hotmail.it – 335 5487516 o presso Gianluigi De Marchi, 335 6912075.

I “Soros Irredimibili”: Soros cita la GB che ci finanziò le guerre napoleoniche, riscattando i titoli nel 2015. In USA dal 1870 ne furono emesse alcune serie per consolidare emissioni redimibili già esistenti ed evitarne l’onere del rimborso. Egli dimentica di citare l’emissione italiana del 1935 per 42 miliardi di lire. Quali vantaggi degli irredimibili Soros cita:
1) eliminazione delle restrizioni per la BCE all’acquisto di titoli; 2) l’onere finanziario lieve per la UE malgrado la loro notevole “potenza di fuoco”: come unità di misura riporta l’esempio di un calcolo, e cioè che un bond irredimibile da 1000 miliardi al tasso dello 0,5 costerebbe all’UE 5 mildi l’anno, pari al 3% del suo bilancio totale; 3) a bilancio UE non si richiederebbero accantonamenti nè ammortamenti; 4) l’emisisone può essere più facilmente emessa a scaglioni frazionati successivi; 5) la BCE non sarebbe più costretta a ribilanciare continuamente il proprio portafoglio titoli dei vari paesi aderenti.

Ed allora sono corso a comperarmi un suo libro, “Democrazia – Elogio della società aperta”, Einaudi Stile Libero Ed. – Si vede che i libri “Elogio” mi attraggono: più volte infatti ho citato “Elogio della mitezza” di Norberto Bobbio, un libro che non ho semplicemente letto, ma che ho amato e studiato!

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Quello di Soros è un “Elogio” diverso, quello di un manager della finanza e della diffusione e realizzazione di un particolare tipo di “apriscatole”: quello necessario ad “aprire” società “chiuse”. Per Soros la società aperta è quella nella quale lo Stato di diritto prevale sulla legge dettata da un uomo solo (con i “pieni poteri” n.d.r.). Potete ben capire come non sia più amico di un suo ex beneficiato, tale Orban; nè di Putin; né di Trump, né di Xi Jinping; nè di Matteo Salvini, nè di Marine Le Pen, etc.. (chi non ho citato non si offenda, per favore …)

Su internet trovate molto su di lui. Suo padre, militare dell’esercito Austroungarico della prima guerra mondiale, catturato dai Russi, prigioniero in Siberia, scampato alla prigionia. Lui, ebreo nell’Ungheria invasa dai nazisti, scampato all’arresto e alla deportazione, “studiato” e cresciuto all’estero, etc. etc. Ideologicamente e culturalmente cresciuto all’ombra del suo mentore filosofico austriaco Karl Popper (1902-1994), autore di “La società aperta e i suoi nemici”.

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Non voglio né posso fare qui un riassunto del libro che ho citato né del suo pensiero, se non dirvi che il suo libro di manager finanziario è più facile da leggere ma meno immediato dell’altro “Elogio”, quello scritto dal filosofo Bobbio, per il grande numero delle sue iniziative dietro ognuna delle quali sta una motivazione ed una tecnica realizzativa specifica, quasi un manuale dell’imprenditore culturale e finanziari socio-politico. Vi segnalo solo come particolarmente interessanti – almeno per me – le sue analisi sullo sviluppo e prossimo inviluppo della Cina; sul pericolo/opportunità di una involuzione/evoluzione dell’UE; sul pericolo che il web e la cosiddetta intelligenza artificiale rappresentano per le società aperte, quali armi micidiali nelle mani delle società chiuse.

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Chiudo questo mio breve e un po’ complesso post evidenziando un parallelismo di “Democrazia” con “Il fascismo eterno” di Umberto Eco: per Soros la prima arma di difesa contro l’attacco delle società chiuse ai danni delle società aperte è il saperle riconoscere. Così come fa Eco, il quale ci avverte che per riconoscere un fascismo non possiamo certo pretendere di vedere sfilare gente in camicia nera: vi sono molti altri segnali di pericolo che dobbiamo sapere riconoscere: ed Eco ce li indica.

P.S.: … e noi due poveri untorelli, autori del nostro libro?
Noi due
“fummo quarti fra cotanto senno”.