TNT IN BICI SUL LAGO DI GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Giugno, 2020 @ 7:51 am

Detto altrimenti: TNT, trinitrotoluene?  Nooo … Tre Nonni Tosti!    (post 3934)

Sempre di tipi di esplosivi, si tratta!  In realtà la formula completa sarebbe “TNT 235 FIAB TN” ove il numero sta ad indicare la somma degli anni dei tre nonni e FIAB TN la loro FIAB Associazione Amici della Bicicletta Trento, associata a FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (relativa bandierina rigorosamente appesa al sellino della mia bici). Ma cosa e come è successo? Ve lo dico subito: prendete tre nonni e tre biciclette, lasciateli liberi tutti e sei (nonni e bici) dopo tre mesi di coprifuoco ed il gioco è fatto: basta seguirli!

12 giugno 2020, previsione di bel tempo per due giorni, si parte da Trento alla volta di Mori-Riva del Garda. Un leggero vento da nord (“in poppa”) ci aiuta. Un breve sosta per un caffè al bicigrill di Nomi, il primo bicigrill in Italia aperto anche grazie all’azione dell’allora Presidente Fiab Manuela Demattè:  a luglio 2020 sarà la gita commemorativa in concomitanza con l’avvioa del calendario Fiab Trento (rimandato a causa del Covid19). Poco dopo Rovereto b- Borgo Sacco altra sosta per una foto alla confluenza del Leno nell’Adige.

Il Leno si getta nell’Adige
 (… e come l’acqua a corre mette co’
non più il Leno ma Adige si chiama)

Si attraversa Mori vecchia, sosta solo per “guardare e non mangiare” alla gelateria “Bologna”, indi si costeggia il bel Lago di Loppio trasformato in biotopo.

Loppio 1 – “Anne lacus rantos? Te Loppio, maxime teque
fluctibus e fremitu adsurgens Benace marino?” (Virgilio Georgiche,
II, vv. 158-160: “E che dire dei laghi così belli? Di te, Loppio, ma sopratttto di te Benaco che quando ti arrabbi hai onde e fremiti tipici di un mare?”

Loppio 2
Loppio 3
Loppio 4

Giovanni e Claudio

Si supera lo strappo della ciclabile in corrispondenza del cantiere della galleria per il Lago di Garda e si scollina a Passo S. Giovanni.

“Sole che sorgi …”

Qui, all’inizio della discesa, ignorando una freccia che indirizza i ciclisti a destra, i nostri eroi prendono a sinistra “per camporella” e sfiorando le deviazioni che salgono al Monte Baldo, raggiungono la prima casa di Nago, subito prima della quale girano a sinistra per una salita di 200 metri al 10-15% arrivando a scollinare ad un ulteriore bivio: a sinistra, ancora per il Monte Baldo, a destra l’inizio della ripida, bellissima e panoramica discesa sul parco delle Busatte e quindi su Torbole.

La discesa 1
La discesa 2
La discesa 3 (altro che i bronzi di Riace!)
“Zalatta!” – “Il Mare” gridarono i Greci nella loro Anabasi (di Senofonte!)

Indi, bici alla mano si supera il porticciolo di Torbole, indi si ripedala nella ciclabile fino a quando … ci accorgiamo che è interrotta per frana in territorio del Comune di Arco: niente paura, attraversiamo un camping, ci immettiamo sulla SP e attraverso la galleria per le auto nella quale è stata ricavata una ciclopedonale, raggiungiamo il territorio del Comune di Riva del Garda, riprendendo la splendila ciclabile a lago. Tot. 52 km. Bici utilizzate: Mtb E-bike, batteria due di noi da 400; il terzo da 500: consumo elettrico 30%.

“E appena che al mattin passato il sonno
lo sol scavalca il monte per lo quale
i Rivani veder Mori non ponno …”

13 giugno 2020, vogliamo evitare le gallerie fra Torbole e Malcesine, quindi battello “Peschiera” della Navigarda ore 08,10 per Torbole-Limone-Malcesine.

“Rari nantes in gurgite vasto” … (Virgilio, Eneide, I, 118)

Da Riva a Malcesine, compresi gli scali intermedi, un’ora di navigazione, €14,00 a testa. Superata la salitella che conduce alla baia di Sogno, i 15 km che ci conducono a Pai sono “un sogno!”

Il castello scaligero di Malcesine, visto … non dalla biciletta!
Qui, lo stesso castello: vista verso sud dalla ciclabile (foto 2018)
Baia di Sogno (foto 2018)

Pista rimessa a nuovo, torrentelli superati da nuovi piccolo ponti, ristorantini sulla sinistra e un lago splendido a due metri dalla pista!

I successivi 15 km che conducono da Pai a Garda sono diversi: la pista ciclabile è discontinua e comunque in molti tratti il fondo è costituito da uno spesso strato di ciottoli che rendono molto, molto impegnativo l’equilibrio. Facciamo di tutto pur di non abbandonare la riva lago, fino a quando un muro di traverso ed alcuni scogli ci dicono che dobbiamo salire in strada. Abbiamo impiegato molte energie e molto tempo: la conclusione? Suggeriamo di percorrere questi 15 Km tutti in strada, il minore dei mali, almeno fino a quando non avranno sistemato anche questa tratta.

Kaffepause
A Torri del Benaco

Da Garda verso sud la ciclopedonale è di nuovo splendida: solo suggeriamo di farla in primavera o in autunno oppure – se in estate – solo nei giorni feriali, data la forte presenza di pedoni. Ci fermiamo a Garda per qualche foto:

“Giovan Soncin, pedalator selvaggio
re de la strada re de la foresta
contro lo qual nessun fa mai l’ingaggio
poichè lui vola ed il meschin s’arresta”.
Il Colbacchini in posa a la mia bici
poi che la sua ha sol mezza forcella
sicchè leggera ess’ è più che tu dici
e pedalata sua è ancor più snella!
… sì ch’io fui terzo tra cotanto senno!
(didascalie alle tre foto precedenti: da “La Fiabbina Commedia”
di Riccardante Lucattieri)
e

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Siamo a Garda. Siamo affamati. Una spaghettata di mare al ristorante Casa Lady Garda, arretrato di qualche metro rispetto al litorale e quindi molto tranquillo. Qui facciamo amicizia con il direttore, Enzo, un simpatico giovanotto: “Enzo, di dove sei?” “Sono calabrese ma risiedo qui da anni”. “Eh no, Enzo, non fare l’auto-razzista, devi rispondere: risiedo qui da anni ma sono orgogliosamente calabrese!”

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Enzo & 2/3 di noi (i volti sono stati sfumati per ragioni di privacy)

Amicizia fatta. Il che ci procura una superdose di ottima spaghettata ricchissima di pesce, molluschi e crostacei che abbiamo finito solo per onore di firma (a danno di formadella nostra pancia!) per non sfigurare! Enzo, ad un passo dalla laurea in economia? Uei … raga! Ed io allora a parlare subito di finanza, a dargli i miei riferimenti mail e blog. Per chiudere, gli suggerisco la lettura del libro “I leoni di Sicilia – La saga dei Florio” di Stefania Auci, soprattutto perché i Florio erano calabresi, di Bagnara Calabra. Ripartiamo “per digerire”:  questa volta fino a Malcesine tutto sulla strada, con l’Ora che ci spinge alle spalle, una volata a 25 kmh! Indi battello, Limone-Riva. Tot. Km 60, consumo elettrico 30%.

Da PAI a Malcesine: una meraviglia!
La massicciata a lago a difesa della ciclabile
La torretta a Casson
Scempio edilizio in Lombardia, poco a nord di Limone

14 giugno. Riva del Garda. Nella notte temporalone. La mattina pioviggina. Aspettiamo, pranziamo (v. sotto, nota tecnica 1), spunta il sole, si parte per Trento, salita Vecchia Torbole, in 22 minuti di salita al 12-15% siamo a Nago.

Da Nago sul lago

Indi per la ciclabile che all’andata avevamo “snobbato”, al Passo S. Giovanni. In totale 30 minuti, consumo elettrico 15%. Da qui fino a Mori si va bene, salvo lo spettro (lontano) di un temporale sulla destra, verso sud (ma tanto noi dovremo girare a sinistra verso nord).

Borgo Sacco, verso nord (foto 2018)

E a Mori comincia la salita in pianura di 30 km che ci ha condotti a Trento. “Salita in pianura” direte voi? Certo, visto che avevamo un forte vento da nord contrario! Da vecchio e sperimentato velista ne ho valutato l’intensità in 25 nodi (45 kmh) con raffiche di 30 (55 kmh). Provare per credere! Nonostante che noi ci concediamo molto “aiuto elettrico” (modalità sport, il penultimo grado, dopo c’è solo il turbo), la nostra velocità (18-20 kmh) è ridotta anche perché uno di noi tre è stracarico (due borsoni ed una pesante valigia). Tot. Km. 48, consumo elettrico 15% per la salita a Nago + 60% (!) da Mori a Trento.

Una sosta “controvento” (a 7 km da casa)

Prossima pedalata?  Direi la Valsugana da Levico a Bassano del Grappa, 75 km. Io userò la bici da strada (da corsa), così farò meno fatica … a caricarla sul treno al ritorno …

Verso Bassano (Foto 2018)

… dopo la sosta alla bruschetteria subito prima del famoso Ponte degli Alpini a Bassano!

Premiata Bruschetteria “Ponte degli Alpini”
(Bassano del Grappa – Foto 2018)

Good Bike & good Fiab everybody!

Note tecniche:
1) Alloggio a Riva in casa di Riccardo: in frigo coniglio all’uvetta e pinoli predisposto da sua moglie Maria Teresa; vini dell’Agraria di Riva. Spaghetti preparati da Claudio: carbonara con guanciale e rossi d’uova.
2) Parte lesa. E’ una mia impressione oppure le e-bike richiedendo meno sforzo sulle gambe e quindi meno pressione sui pedali, conseguentemente scaricano un peso maggiore sulla parte lesa (il sedere) che risulta maggiormente “lesa” (dolorante)?
3) Unica nota negativa (espressa da Giovanni, modenese Doc): la mancanza di una buona bottiglia di lambrusco. Provvederà.