LA NAVE DI FIORI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Giugno, 2020 @ 4:32 pm

Detto altrimenti: Si chiama “Dipladenia”    (post 3933)

Dopo mesi di clausura, riprendiamo in mano i nostri balconi e il nostro orto. Già, perché io su un balcone coltivo … no, non la mariuana, bensì il basilico, letteralmente l’erba del basileus, del re!

Dice … e i fiori? Sull’altro, ecchediamine| In particolare “a me mi” piace la dipladenia, quella che si arrampica, quella che fiorisce continuamente fino all’autunno, che poi quando smette lei, esplode la salvia ananas, con quelle sue belle spighe rosse carminio. E poi, i crisantemi! Ma qua’ fiori dei morti? Sono una bellezza!

Salvia ananas

Ma parliamo delle dipladenie. Ogni anno mi dico: Riccardo, quest’anno costruisci l’intelaiatura dei bastoncini di legno sui quali poi loro si arrampicheranno prima di invasarle. E invece, ogni anno è sempre la stessa storia: le pianto, poi man mano aggiungo bastoncini vari,  tutori, tiro piccoli tratti di spago etc.. lavorando delicatamente con giochi ad incastro fra i ramoscelli ed i fiori della pianta che mi osservano un po’ stupiti. Mia moglie esce sul balcone, vece i primi “pali” ed esclama: “Sembra una nave!”. Una nave? Un veliero, mi dico! Ed eccomi giorno dopo giorno, per una settimana, ad aggiungere alberi, pennoni, aste, bompresso, sartie etc..

Sul trincetto le dipladenie hanno già raggiunto la testa d’albero!
La prua (dettaglio)
La prua col bompresso
Due gabbiole (vele quadre) e il picco della randa
L’albero di poppa

Non è escluso che presto io aggiunga anche qualche vela e il gran pavese, ovvero la serie ininterrotta di bandierine attaccate agli stralli del veliero. Che ne dite? Vi piace? A me si! Ne riparleremo quando le dipladenie l’avranno ricopertta tutta!

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