INTERVALLO “GIALLO”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Luglio, 2020 @ 6:36 am

Detto altrimenti: da Camilleri a Mankell      (post 3962)

Un intervallo fra i miei post elettorali ci voleva proprio. “Ma però” andate a leggerli quei post … specialmente l’ultimo, dai, che ne vale la pena! Grazie

“Riccardino”? Grazie, Andrea!

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Un intervallo. Me ne dato l’estro la commemorazione del primo anno “senza Camilleri” che mi ha condotto a pensare ad un altro grande della giallistica interazionale, lo svedese Henning Mankell e ad un raffronto fra questi due giganti. Notate … per quanto mi riguarda, non si tratta di una gara, di vedere chi è il migliore, chi arriva primo nel mio giudizio o chi ha venduto più libri, bensì di fare alcune considerazioni.

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“Cca sugnu!”

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Camilleri si giova di alcuni atout che gli danno un certo vantaggio sulla presa: l’ambientazione e il dialetto siculo e le relative “maschere” (fra le quali primeggia l’ agente Catarella!), ambiente e maschere che ci hanno dilettato e interessato sin dai film quasi dialettali del dopoguerra. A ciò si aggiunge la disponibilità e l’uso sapiente dello strumento televisivo; la bravura di Zingaretti & Co; la creatività, l’umanità e la sensibilità dell’Autore.

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Henning Mankell, forse non altrettanto conosciuto qui da noi, meriterebbe di esserlo. Pensate un po’ mi è stato segnalato, suggerito e “prestato” dalla mia prof del Gruppo di lettura dei Classici Maria Lia Guardini, il che già di per sé è una garanzia! Mankell è un personaggio poliedrico, al pari di Camilleri, e fra i suoi numerosi libri spicca la serie del Commissario Kurt Wallander. E allora il confronto si sposta dai due Autori ai due Commissari Montalbano-Wallander. La particolarità che li distingue è che Wallander matura, cresce e invecchia romanzo dopo romanzo e che di volta in volta viene descritto e analizzato nel suo più intimo sentire: quasi un romanzo (psicologico) a puntate nei romanzi. Questo particolare ti ci fa affezionare e alla fine della serie senti che ti è venuto a mancare qualcosa anzi qualcuno: non l’Autore bensì il Personaggio. Mi permetto di suggerire a tutte e a tutti la lettura della serie Wallander, con l’accortezza di leggerla in ordine cronologico di pubblicazione.

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Resterebbe poi da fare un ragionamento anche su Simenon, ma ho letto i suoi libri troppo tempo fa: dovrei rileggerli ora, “da grande”, per capirne a fondo l’essenza. Ma chevvoletemai, mica si può pretendere tutto da un semplice blogger … mica si può!

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Una domanda a chi mi legge: qualcuno sa spiegare e a me, genovese cresciuto vicino a Boccadasse, come è venuta l’idea a Camilleri di fare abitare a Boccadasse la morosa di Montalbano?

Genova Bocca d’asino, Bucca d’ase, Boccadasse

Buona estate gialla a tutte e a tutti! E leggete i miei post “elettorali, grazie!

Una poesiola scritta tanti anni fa da mio figlio Edoardo:

BOCCADASSE

Degli anziani pescatori e di reti più ruvide, / appress’al varco uman / de l’abisso, / sottile serba l’eco antica / Boccadasse, e quell’innomato odor / d’anni votati alla pira. / Ti vidi in grazia di neve, / nell’abito scomodo pei tetti tuoi sorpresi. / Ti vidi quando i sassi balzellavo / sul blu che t’appaga. / E ti vedo adesso, anfiteatro sul tardo mover / de’ gozzi, / ti vedo. / Son l’alieno. / son io il mondo che, / pria del tempo, / pur fu. / Al freddo bagno di luce, / seguo l’onde a macchia fuggir / via via più scure; / d’intorno, / piangono secche sorti / quei legni traditi, or di raminghi felini / un soppalco. / Nel volger le spalle / al caro fraseggio de l’acque / saluto il guscio d’origine, / ma ‘l ligure mar a sua grand’arte / queta dei ciottoli gli spigoli, / e ‘l mio passo fa mesto.

  Io ne ho composta un’altra, per i gatti di Boccadasse                                      

GATTO DI MARE

Non insegui il Tempo / e grato / il Tempo / non ti rincorre. / Immobile sulla tela di un gozzo / assapori l’amico profumo di pesce / il caldo insperato del sole invernale / e mi osservi / col nobile sguardo / del marinaio antico / al quale ogni giorno tu presti la barca. / Voglio indossare / pantaloni di tela / colore del mare profondo / sfumati di bianco salino / sedere in silenzio al tuo fianco / su questo gradino / dal bordo ormai liso e rotondo / per non disturbare / segreti / ricordi / speranze / e tesori / dei gatti del posto / e dei pescatori.

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