PENSIERINI DEL MATTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Settembre, 2020 @ 6:44 am

Detto altrimenti: miei, copiati dal mio profilo FB, per chi non utilizza quel social.   (post 4021)

A cosa sto pensando? Al web. Per alcuni aspetti ha migliorato, per altri ha peggiorato la nostra vita, nel senso che ha indotto una certa superficialità sostituendosi a) al salutare e formativo sforzo culturale che ha fatto crescere e maturare le generazioni precedenti e b) al rapporto diretto (relazione) fra le persone. Da qui la maggiore possibilità che un mediocre raggiunga – grazie ad un consenso superficiale – posizioni di potere, procurando un duplice danno al sistema: 1) essendo mediorcre, governa male: 2) stimola la gara fra mediocri: “Se c’è riuscito quello lì …” Per nostra fortuna alle comunali ha vinto Franco Ianeselli, una persona che ha impostato la sua campagna sulle relazioni personali e dirette, quelle che ci fanno conoscere agli altri per quello che siamo. E ha vinto.

Balbido, la porta di casa di Marcello Farina. Sopra il campanello, un’iscrizione: “Le parole sono pietre”

A cosa sto pensando? Al fatto che ora dobbiamo trasformare le idee della nostra campagna elettorale in veri e propri progetti. Si attiveranno gruppi di lavoro, riunioni nelle quali ognuno non dovrà dimostrare di essere migliore degli altri, bensì fornire il proprio contributo originario di idee; nelle quali ognuno non dovrà far emergere le problematiche ovvero perchè questo o quello non si può fare, bensì dovrà far emergere le soluzionatiche; nelle quali non si lavorerà per “organigramma” aziendale e/o politico, bensì per ” funzionigramma”, ovvero secondo un ordine semplicemente funzionale ad ogni singolo progetto. Anche per la Nuova Funivia Trento – Monte Bondone.

A cosa sto pensando? Al lavoro di gruppo e alla firma delle proprie idee. Io nella mia lunga vita di manager prima e di top manager poi, ho sempre creduto a) nel lavoro di gruppo- intelligenza collettiva e b) nella motivazione delle persone, quale primo fattore della produzione di risultati. Questi due principi ispiratori dell’azione inizialmente e durante tutta la fase lavorativa convivono su di un piano di parità: tuttavia alla fine, prevale quello della motivazione dell’individuo che deve consentire ad ogni singolo partecipante al processo di firmare le proprie idee.

A cosa sto pensando? Al fatto che “le parole sono pietre”, come scriveva Don Lorenzo Milani ad una professoressa. E allora usiamole con precisione. Le mie parole di questa mattina sono “mondo” e  “terra”. Il mondo è l’insieme delle relazioni umane; la terra è il pianeta sul quale si generano le nostre relazioni. E noi non dobbiamo distruggere nè il mondo nè la terra: infatti uno non può esistere senza l’altra. E viceversa.

A cosa sto pensando? Al fatto che m’era sfuggito un altro pensierino serioso: alluvione, una casa isolata è inondata da un metro d’acqua. Arrivano i vigili del fuoco. La padrona di casa: “Guardate il soffitto, quella macchia di umidità ..”. “Signora, prima eliminiamo questo metro d’acqua: all’umidità pensiamo dopo”. Ecco, anche nelle riunioni di lavoro, mettiamo in ordine i problemi e affrontiamoli (e risolviamoli) secondo l’ordine della loro pregiudizialittà progressiva, ovvero in ordine logico. Usando altre parole: eliminamo innanzi tutto il primo lilello superficiale della sabbia, quello che ci impedisce di capire dove siano i veri problemi. Poi, dopo avere tolto anche un secondo strato … allora sì, andiamo a fondo, scaviamo e risolviamo ogni singolo aspetto.