LA POLITICA A VELA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2020 @ 10:16 pm

Detto altrimenti: … e i titoli irredimibili di rendita non di debito, locali, statali, UE  (post 4073)

Lo sapete, sono (anche) un velista con il mio Fun (francese: Formule Un) da regata di nome Whisper e numero velico ITA 526, e regato da quasi 30 anni nell’Alto Garda Trentino. Ora, raga, ci sono due modi di veleggiare: se siete a spasso e non avete voglia di continuare ad agire sulle molte regolazioni, basta che seguiate i salti di vento. La vostra rotta sarà zigzagante, la vostra meta imprevedibile. Se invece vi proponete di arrivare alla boa di bolina e dopo al traguardo di una regata, dovrete studiare con attenzione la rotta dei vostri concorrenti, prevedere i salti del vento, “leggere” i filetti segnavento, regolare costantemente le vele e la distribuzione del peso dei membri dell’equipaggio, cazziarli di continuo, agire sul timone con ininterrotte correzioni millimetriche. Alla fine sarete stanchi ma contenti per il buon piazzamento ottenuto al traguardo.

Ecco … mi pare invece che una certa politica sia una politica da veleggiata e non una Politica da regata. Fuor di metafora: come gestiremo il crescente livello dell’indebitamento pubblico, problema del quale oggi pare non ci sia tempo di occuparsi? Forse che alla fine ci sentiremo dire quella frase micidiale “Si è venuta creando un situazione per cui …” per cui ci sarà applicata una “patrimoniale mozzafiato”? Ed allora, perchè non iniziare sin da adesso ad emettere localmente, a livello statale ed UE titoli di rendita (e non di debito) irredimibili, sottoscrivibili volontariamente e a destinazione di investimento prefissata?