NOMOSTATICA, NOMODINAMICA, NOMOPOLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Dicembre, 2020 @ 6:36 am

Detto altrimenti: in quale “punto di vista” ci collochiamo? Come interagiamo?       (post 4087)

NOMOSTATICA

  1. Individualista: io al centro del mondo
  2. Campanilista: il mio quartiere al Palio di Siena, io al centro del mondo
  3. Italiano: io al centro del mondo
  4. Europeo: io al centro del mondo
  5. Di pelle bianca: io al centro del mondo
  6. Uomo: io al centro del mondo
  7. Terrestre: io al centro dell’Universo

L’elencazione con la quale ho introduco questo ragionamento è solo una provocazione esemplificativa, solo per introdurre un metodo. Volete sapere dove mi colloco? In nessuna di quelle categorie io mi sento “al centro”. Io “penso quindi esisto” in quanto ho relazioni con gli altri, relazioni il cui insieme costituiscono il Mondo. Mondo come l’insieme delle relazioni umane che esistono sul nostro pianeta, la Terra. Cogito ergo sum: penso, rifletto dunque esisto. Così il filosofo francese René Descartes, alias Cartesio così ci capiamo meglio. Cartesio, sì proprio lui, quello degli assi cartesiani, quello del piano cartesiano a due dimensioni, il piano sul quale, con ascisse ed ordinate, si individua un punto. Ascisse ed ordinate, due valori. Allo stesso modo con due valori ce la siamo cavata per individuare un punto su una superficie curva: latitudine e longitudine. Ma non ci è bastato, ed allora, al tempo delle grandi scoperte africane abbiamo inventato come individuare l’altitudine, calcolandola rispetto alla diversa temperatura di ebollizione dell’acqua.

NOMODINAMICA

Oggi più che mai abbiamo scoperto che anche la nostra vita è a tre dimensioni: infatti esiste anche la profondità del nostro pensiero, ovvero del nostro essere che è tanto più profondo quanto più ognuno di noi si riconosca allo stesso tempo come se stesso e come “altro” per gli altri. E’ un po’ come quando nel nostro viaggiare in auto siamo rallentati dagli “altri” ma perché non se ne stanno a casa ed evitano di intralciare il mio viaggiare? Ma, amici, siamo sicuri che in quello stesso momento ognuno di quegli “altri” non stia pensando la stessa cosa di “ognuno di noi”? La nostra “terza dimensione” non è “dove siamo” ma “con chi abbiamo/vogliamo/dobbiamo avere relazioni prioritarie e paritetiche”: una collocazione relazionale dinamica che supera quella statica.

NOMOPOLITICA

E quando parlo di relazioni, mi riferisco a rapporti seri, logici, coerenti, siano essi umani, sociali o politici: rapporti molto matematici, direi, quindi logici, coerenti, privi di retorica, demagogia, populismo, strumentalità, Ah … direte voi, ecco che ci risiamo, ecco che gira gira ci sei arrivato a parlare di politica! Certo amici, ci sono arrivato, l’ho presa un po’ alla larga, ho cercato di catturare la vostra attenzione con un ragionamento un po’ diverso, se vogliamo un po’ strano e se siete arrivati a leggermi fino a qui, ci sono riuscito. Concludo “traducendo” il mio ragionamento: la politica italiana oggi, di fronte ai nuovi Imperi Mondiali (Cina, India, Americhe, Oriente … imperi che contano ognuno miliardi di esseri umani), su di un piano dimensionale orizzontale non può essere meno che europea. Solo così potrà avere un ruolo nel definire una propria posizione an che “verticale”, cioè relazionale dinamica con gli altri e non semplicemente subire le dinamiche altrui.