LA NUOVA ETA’ (FINANZIARIA) DEI COMUNI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Dicembre, 2020 @ 9:07 pm

Detto altrimenti: un idea, una proposta possono essere ottime anche se nate in un “semplice” Comune                     (post 4098)

  • Leggo sulla stampa locale che la PAT- Provincia Autonoma di Trento “è a caccia di risorse perchè il bilancio piange”.
  • Se la PAT piange, i Comuni non ridono. Pertanto, ogni buona idea e proposta può/deve a buon diritto nascere anche in area comunale, in quanto il Comune è il “luogo comune delle persone” sulle quali ricadono gli effetti delle decisioni di tutta la scala degli enti pubblici, dall’UE al Comune.
  • Leggo che la PAT pensa di costituire tre Fondi per reclutare risorse finanziarie private. Il Fondo … non so come sia previsto ma in linea di massima si tratta di raccogliere capitale di rischio.
  • In un primo momento la PAT parlava di raccogliere la finanza privata dei Trentini, poi è rinsavita e afferma “anche di non Trentini”.
  • La legge italiana prevede già la possibilità di emettere titoli di debito locali: BOC-BOP-BOR, Buoni Ordinari Comunali, Provinciali, Regionali finalizzati all’esecuzione di opere pubbliche locali, acquistabili da chiunque.
  • La dimensione ottimale per il mercato potrebbe essere quella regionale.
  • A metà strada concettuale fra i Fondi e i Titoli di Debito, si trovano i Titoli Irredimibili di Rendita, UE, statali, locali.
  • L’emissione di Titoli Rendita non aumenta il livello del debito pubblico. Se emessi in sostituzione volontaria delle tranche di Titoli di debito in scadenza, diminuisce il livello del debito pubblico.
  • I titoli Rendita statali non sono vincolati all’esecuzione di opere pubbliche. Se lo stato ne emettesse (al 4% già al netto della tassa del 12,5%) 400 miliardi l’anno in sostituzione volontaria dei 300 miliardi di titoli di debito in scadenza, ridurrebbe il suo indebitamento di 300 miliardi ed in più avrebbe 100 miliardi liquidi (da trasferire a Regioni, Province, Comuni).
  • L’operazione di cui sopra è ripetibile per un certo numero di anni.
  • Se l’Italia immettesse sul mercato internazionale propri Titoli Irredimibili Rendita , raccoglierebbe il risparmio di investitori esteri.
  • Il 25 agosto 2020 Banca Intesa Sampaolo ha emesso la prima di due tranche di 750 milioni di propri irredimibili, ricevendo richieste di acquisto per 6,5 miliardi (rendimento lordo 5,5%, tassati al 26%).
  • Titoli Rendita Irredimibili. Ne ho parlato più volte anche nel mio blog www.trentoblog.it/riccardolucatti, nel mio profilo FB e nel mio libro, prima edizione aprile 2020, seconda edizione dicembre 2020.