IL PROFESSORE CARLO COTTARELLI E … UN PO’ DI FINANZA MISTA PUBBLICO-PRIVATA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Febbraio, 2021 @ 8:45 am

Detto altrimenti: quo usque tandem … fino a quando debito pubblico?   (post 4607)

Credo che Draghi non abbia voluto avere Cottarelli come suo ministro semplicemente per potersi avvalere del suo aiuto “in nero” senza esporre i suoi contributi a contrapposizioni politiche. Bravo Draghi, bravo Cottarelli!

Cottarelli prevede che nel 2021 probabilmente la BCE acquisterà sul mercato secondario circa 160 mildi di nostri titoli di debito pubblico, al fine di sostenere lo spread. Il debito aumenterà comunque per la quota a debito del Recovery, pari a circa 120 mildi. Tenuto conto di ciò, si spera che siano molto limitate le nuove emissisoni di titoli di debito pubblico, soprattutto ora che i 209 mildi del Recovery, grazie al combinato disposto Renzi-Mattarella-Draghi, saranno investiti bene.

Infatti … quo usque tandem? Fino a quando potremo aumentare il nostro debito pubblico? Da ormai un anno sto proponendo che ci si avvalga di emissioni di Titoli Irredimibili di Rendita i quali ridurrebbero il debito dello stato e ne aumenterebbero la liquidità. La caratteristica di irredimibilità poi, può essere applicata anche ai Titoli Pubblici Locali (BOC, BOP, BOR- Buoni Ordinari Comunali, Provinciali e Regionali), i quali hanno già un po’ di irredimibilità, in quanto sono convertibili volontariamente nelle azioni delle relative SpA di scopo. E si sa che le azioni non hanno scadenza!

Il sistema bancario italiano potrebbe essere (pericolosamente per il nostro Tesoro!) attratto dall’esempio delle emissioni Irredimibili di Banca Intesa Sanpaolo solo se molte banche fossero in grado di reinvestire quel denaro – la cui raccolta è molto costosa – , presso prenditori in grado di pagare interessi altissimi.

Positiva sarebbe invece una emissione di TITOLI IRREDIMIBILI UE, per trasferire volontariamente l’enorme disponibilità finanziaria privata (italiana ed estera) verso il settore pubblico (italiano ed estero).

Di tutto ciò (oltre alla proposta di un fondo immobiliare per la vendita del patrimonio immobiliare dello Stato che sia non a reddito) nel libro qui a fianco scritto insieme a Gianluigi De Marchi (ancora alcune poche copie disponibili presso il mio indirizzo). Inoltre chi volesse approndire il tema, mi può telefonare al 335 5487516 o scrivere a riccardo.lucatti@hotmail.it