BLOCKCHAIN E CRIPTOVALUTE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Febbraio, 2021 @ 5:38 am

Detto altrimenti: guardatemi negli occhi che vi frego con le mani … (post 4608)

Blockchain, letteralmente “catena di blocchi”. Mi accingo a spiegarla in modo semplice, incompleto, non strettamente tecnico ma comprensibile e significativo: dico questo per anticipare eventuali interventi di precisazioni da parte di tecnici esperti. Si tratta di una sorta di registro sul quale vengono “bloccate” le comunicazioni via internet, che restano immutabili, quasi come se fossero attestate da una sorta di notaio. Una procedura software molto utile ad esempio per seguire e verbalizzare l’andamento delle operazioni di una catena di montaggio o bancarie, per intendersi.

Il governo giallo-verde aveva stanziato centinaia di milioni di contributi alle aziende che l’avessero installata ed una certa società di comunicazione di Milano aveva tenuto un’importante e frequentatissima riunione per proporsi quale chiave d’accesso a tali contributi.

Ora accade che vi siano alcuni soggetti che stiano proponendo per telefono l’acquisto di criptovalute attraverso la procedura blockchain: cioè, una volta che abbiate dato un vostro assenso ad una operazione, non si potrà più tornare indietro, non ci sarà più alcun diritto di recesso: sì, proprio così, “vendita per corrispondenza senza diritto di recesso”. Vendita di cosa, poi? Ti dicono: “Criptovaluta. Fidati, è un affare, guadagnerai subito molto denaro!” Maccome? Allora falle tu queste operazioni! Io ho frequentato il liceo classico e dall’Iliade ho imparato “Timeo Danaos et dona ferentes”, cioè temo i Greci anche quando mi offrono regali” (nel caso, il famoso cavallo di Troia).

Consentitemi una battuta: un mio caro amico, genovese, commerciante ed ebreo (sia chiaro: cito queste sue tre connotazioni in senso assolutamente positivo, per sottolineare la tripla capacità di comprendere ed evitare trappole economiche! Io stesso sono genovese!) un giorno ebbe a dirmi: “Riccardo, quando ti fanno una proposta, per prima cosa domandati dov’è la fregatura”.

BLOCKCHAIN? DIREI PIUTTOSTO BLOCKBRAIN!