FINANZA PUBBLICO PRIVATA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Marzo, 2021 @ 7:05 am

Detto altrimenti: convogliare volontariamente la finanza privata verso il settore pubblico (post 4618)

Un giorno un importante personaggio economico finanziario mi ha detto:

“Occorre aumentare la produttività, questo è il vero punto debole dell’Italia rispetto a tutti gli altri paesi, non il debito pubblico che pro-capite è più sostenibile di quello di altri stati europei. Oggi il debito pubblico in scadenza annua è di circa 400-500 miliardi. Ormai siamo arrivati quasi al 160% del PIL. Tuttavia negli anni successivi dobbiamo assolutamente scendere anno per anno ad esempio di 5 punti alla volta, pena l’uscita dall’UE, il che comporterebbe una forte svalutazione con interesse dei soli Italiani a sottoscrivere titoli pubblici a rendimenti molto alti, ma con una moneta che varrebbe molto poco”.

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Gli sottopongo la mia idea che lo stato emetta Titoli Irredimibili Rendita, non di debito. Prosegue:

“Irredimibili, potrebbero essere una parte della soluzione a patto che il tasso fisso – inizialmente interessante – fosse rivedibile di cinque anni in cinque anni. Ciò, insieme alla “fiducia nello Stato” contribuirebbe a mantenere il valore del titolo intorno a 100, il che è un presupposto necessario per il successo del lancio. Occorrerebbe trovare una formula equa, che non sia una sorta di “truffa” per nessuno: emittente e investitore. Interessati a sottoscrivere potrebbero essere i piccoli risparmiatori, una certa parte degli investitori istituzionali quale il comparto Assicurazioni Vita. Con le banche occorrerebbe parlare. Importantissimo: la destinazione degli irredimibili per investimenti.”

Ho ringraziato questo personaggio, al quale ho fatto omaggio di una copia del mio libro edito nell’aprile 2020.

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