MA QUESTA GUERRA DOVE CI STA PORTANDO ?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Marzo, 2022 @ 7:20 am

1 – Alla terza guerra mondiale, ma l’occidente sta dimostrando – per fortuna – di non volerla;
2 – ad una pace concordata, ma Putin – anche se la voless e NON la vuole! – ormai non saprebbe nemmeno come fare a tornare indietro;
3 – alla sconfitta della resistenza ucraina;
4 – al fallimento della Russia e ad una sua nuova rivoluzione.

Negli ultimi due casi, cosa succederà in Italia e in UE? Noi europei e noi Italiani già non eravamo tutti d’accordo su come accogliere, dividerci ed integrare i neri dell’Africa e questi immigrati non erano milioni, non erano operai specializzati, medici, infermieri, molti di loro parlavano francese o inglese o spagnolo: non ucraino o russo. In Trentino poi l’attuale governo leghista un anno fa ha rifiutato e rimandato a Roma oltre 300 milioni di euro che lo Stato ci aveva accreditato per pagare gli stipendi agli insegnanti locali che avrebbero dovuto insegnato la lingua italiana agli immigrati.

Nel terzo caso ci troveremo di fronte al problema dell’accoglienza e soprattutto mantenimento e integrazione di milioni di immigrati (migliaia in Trentino) e il sentimento entusiastico di solidarietà ed accoglienza di raffredderà e probabilmente si trasformerà in un calcolo egoistico. A questo punto non sarà facile trovare un accordo nell’UE ma in ogni caso l’Italia dovrà far fronte al problema sotto due aspetti: quello finanziario ed economico e quello politico.

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Noi dovremo innanzi tutto organizzarci sotto il profilo finanziario ed economico, e cioè disporre della finanza necessaria per organizzare l’integrazione sociale, economica e soprattutto funzionale produttiva di queste masse di Persone: dotarle di alloggi, della nostra lingua, e soprattutto di un lavoro che produca reddito: una sorta di nuovo Piano Marshall per le Persone. Per fare ciò, potremmo emettere TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA e finanziare questi percorsi dalla prima accoglienza alla realizzazione di investimenti produttivi di reddito per il sistema paese.

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Per realizzare tutto ciò occorrono doti importanti: capacità previsionale e organizzativa di medio lungo termine; coraggio nell’assumere decisioni strutturali; creatività nell’individuare nuovi investimenti produttivi di reddito. Abbiamo queste capacità?

Se avremo fatto tutto ciò, l’incidenza di questa nuova immigrazione sulla nostra politica non sarà negativa. In caso contrario la Storia insegna che quando si verificano pressioni immigratorie di questa dimensione, la reazione è la tendenza dei paesi potenziali ospitanti di chiudersi a riccio e di assumere posizioni isolazioniste di estrema destra, il che sarebbe di ostacolo alla necessaria ridefinizione del Sistema UE verso un esercito, un fisco, una giustizia, un sistema sociale unico, comune a tutti gli aderenti.

F.to Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO  (“mista” oggi anche nel senso italiana-UE-Ucraina).