LA NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Novembre, 2022 @ 7:40 pm

Il quotidiano locale “l’Adige” riporta oggi 9 novembre 2022 un articolo su questo impianto che si continua a chiamare funivia mentre sarebbe più  corretto ed augurale chiamarlo con il suo nome: cabinovia. Nell’articolo, intervengono due personaggi politici i quali fanno riferimento a due aspetti: la necessità di valorizzare la  montagna, in particolare per la pratica dello sci; la necessità di un forte coinvolgimento della finanza privata.

Al riguardo mi permetto di suggerire una visione più ampia, per il primo aspetto ed una  più dettagliata per il secondo.

Primo aspetto: non si tratta di valorizzare la montagna soprattutto per lo sci, bensì di fare in modo che il nuovo impianto sia la scintilla per la replica in regione di quanto l’Austria ha realizzato da anni: il Tirol Bike Safari che ha messo in rete ben 750 km di ciclo discese, con importanti effetti positivi sulla destagionalizzazione del turismo. Si tratta cioè di dare l’avvio al progetto TRENTINO SUD TIROLO BIKE SAFARI.

Secondo aspetto. Nulla si dice del soggetto che dovrà realizzare l’impianto: se una SpA comunale, e allora suggerirei che fosse una SpA multiservizi per utilizzare le ingenti imposte che alcune SpA comunalo versano allo Stato. Oppure il Comune stesso, potendo inoltre contare su ammortamenti finanziari che peserebbero molto meno sul suo bilancio. Oppure una Spa mista pubblico privata, con il che suggerirei di esaminare la possibilità di lanciare BOC e BOP (Buoni Ordinari Comunali e Provinciali) convertibili in azioni della società di scopo, ex art. 35 della L. 724 del 23 dicembre 1994. Infine, andrebbe calcolato quale sarà l’utile “calcolatorio” e cioè il beneficio che l’impianto porterebbe all’economia della città e della sua montagna.