LA SOCIOLOGIA DEL TURISMO e il marketing conseguente.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Gennaio, 2023 @ 8:35 pm

POST 5017

Sicuramente esiste già questa scienza ed esistono sociologi che la stanno approfondendo, solo che io vedrei bene un sociologo alla guida del turismo di un territorio, per capire e prevedere l’evoluzione della popolazione quanto ad età, grado di maturazione culturale, disponibilità economica. Immediatamente alle sue dipendenze vedrei un Direttore Marketing esperto dei tre tipi di marketing: il marketing operativo che di occupa di migliorare i prodotti turistici esistenti; il marketing strategico, che si prepari a soddisfare una domanda prevista di nuovi prodotti; il marketing diabolico, che si occupi di … far nascere una domanda di prodotti altrimenti inesistenti!

Tralascio di occuparmi del terzo tipo, praticato soprattutto da chi ci offre una serie infinita di abbonamenti TV alle più varie raccolte di … tutto e di più. Ugualmente non mio soffermo sul primo tipo, già molto affollato “da e di” esperti.

Mi piace invece sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori qualche riflessione sul secondo tipo, quello relativo alla domanda prevista o quanto meno prevedibile di prodotti turistici nuovi. Procederò per schemi:

Il nostro territorio è soprattutto montuoso.
I monti sono dislivelli.
Il prodotto turistico “dislivello” è venduto soprattutto in inverno e in estate.
La neve tende a mancare.
Vogliamo aumentare la presenza turistica.
Estate e inverno sono stagioni già sature di turisti.
Dobbiamo aumentare le presenze turistiche in primavera e autunno.
Le due stagioni citate sono ideali per il ciclo turismo.
Il ciclo turismo di pianura è in fortissimo aumento.
I ciclo turisti sono soprattutto elettrici e in età sempre più avanzata, con maggiori disponibilità finanziarie.
Organizziamo la vendita dei dislivelli ai ciclo turisti in primavera e autunno creando il sistema Trentino Alto Adige Bike Safari, sul modello austriaco del Tirol Bike Safari che ha messo in rete 7O0 km di ciclo discese servite dai sistemi di risalita “invernali”.

Avviamo il progetto da Trento, con la realizzazione della Cabinovia Trento-Monte Bondone.