IN BICLETTA: LA SALITA DEL MENADOR

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Marzo, 2023 @ 6:52 am

Distanza: 9.5 km, tutti in salita
Dislivello: da  485 a 1248 m
Pendenza media: 9,1 %

Ero ancora giovane … avrò avuto si e no 60 anni e la scoprii per caso: stavo pedalando senza una meta precisa girellando a zonzo intorno al paese di Caldonazzo (TN) quando vidi quel bivio e ne fui attratto. Montavo la mia mtb muscolare (non elettrica), ero molto allenato: perché no? Mi dissi. E allora via, si sale!

La strada era ancora “come l’avevano fatta” i Kaiserjaeger ancor prima della grande guerra: infatti si chiama Kaiserjaegerweg, la strada dei cacciatori (delle Alpi) dell’imperatore, gli “alpini” austriaci, per intendersi. In dialetto trentino la chiamiamo il Menador. Ripida, stretta, sterrata, con una forte esposizione e panorami entusiasmanti. E quelle gallerie!  Poche e corte, vere opere d’arte sembravano scolpite a colpi di piccone e probabilmente era proprio andata così! Ti facevano sentire indietro nella storia, indietro di un secolo!

Ci sono tornato  anni dopo, con una e-mtb (data l’età!)  e l’ho trovata … asfaltata! Peccato, mi sono detto. D’altra parte le esigenze della gente che abita lassù … Tuttavia una riflessione: avrebbe potuto/dovuto essere “rispettata” nella sua originalità, un reperto di archeologia stradale, così come si rispettano i reperti dell’archeologia industriale.

Poi, ci hanno fatto passare anche una tappa del Giro d’Italia in bicicletta. Evvabbè … panta rei, tutto scorre, tutto cambia: a me resta la soddisfazione di averla percorsa in versione originale, sia pure con il rammarico di non aver avuto al seguito una macchina fotografica, visto che non era ancora l’epoca dei telefonini fotografanti.