DAL MIO SPAZIO FB, A DIFESA DELLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Novembre, 2024 @ 7:13 am

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LASCERO’ A LUNGO QUESTO POST IN PRIMA POSIZIONE

Da parte delle forze politiche al governo si sta cercando di diffondere la DELIGITTIMAZIONE DELLA MAGISTRATURA, ad ogni suo livello. Infatti, secondo questa concezione, male agirebbero

  • i nostri tribunali che chiedono all’UE la correttezza o meno dei confinamenti degli immigrati nei lager albanesi;
  • la nostra Corte Costituzionale che boccia ben sette punti della proposta di legge Calderoli sull’autonomia differenziata;
  • la Corte di Giustizia Europea che emette mandati di arresto per chi ha ordinato ed eseguito le stragi di civili Palestinesi.

Dice UN TALE: “Se i giudici vogliono fare politica si tolgano la toga e si iscrivano ad un partito”. Non voglio scendere al suo livello, perchè potrei facilmente rispondergli: “E se tu vuoi fare il giudice, iscriviti all’università; prendi la laurea in giurisprudenza; specializzati; partecipa ai concorsi per la magistratura e vincili”.

Dice UNA TALE: “Le decisioni della magistratura vanno rispettate, ma occorre verificare che non siano politiche” (a lei dico: “La tua è l’affermazione di un principio e – soprattutto – l’affermazione del suo esatto contrario!”).

Potrei, ma invece seguo un’altra strada: quella di evidenziare come costoro non vogliano uscire apertamente allo scoperto affermando di volere eliminare la DEMOCRAZIA PARLAMENTARE, bensì procedano per gradi:

  1. avendo già attuato l’annullamento della FUNZIONE LEGISLATIVA sostituita dai decreti del governo, dai decreti del PCM, dalle votazioni parlamentari con il voto di fiducia;
  2. cercando di deligittimare la magistratura ad ogni suo livello per azzerarne di fatto la funzione (v. sopra);
  3. volendo sostituire la SEPARAZIONE COSTITUZIONALE DEI POTERI con la CONCENTRAZIONE DEI POTERI.

Già nel recente passato c’era stato UN ALTRO TALE che ci aveva provato con la sua proposta di “DEMOCRAZIA DIRETTA” alias OLIGARCHIA come segue:

  1. introduzione del referendum propositivo con quorum limitato;
  2. obbligo del Parlamento di ratificare entro un mese la proposta referendaria senza poterla modificare in alcunchè;
  3. leggi fatte da poche persone (quelle che redigono il testo della proposta referendaria);
  4. democrazia diretta da poche persone, ovvero oligarchia.

Questo attentato alla nostra democrazia parlamentare fu evitato da MATTEO RENZI. Questa è una delle ragioni, unita a molte altre, che hanno fatto di me un suo sostenitore e un iscritto attivo a ITALIA VIVA a difesa della nostra DEMOCRAZIA PARLAMENTARE!