TRENTO, CITTA’ METROPOLITANA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2025 @ 2:54 pmUn’ area metropolitana è una zona circostante un’agglomerazione che per i vari servizi dipende dalla città centrale (metropoli) ed è caratterizzata dall’integrazione delle funzioni e dall’intensità dei rapporti che si realizzano al suo interno, relativamente ad attività economiche, servizi essenziali alla vita sociale, nonché alle relazioni culturali e alle caratteristiche territoriali. Elementi necessari affinché esista una vera e propria area metropolitana sono, in particolare, la presenza di una rete di trasporti che colleghi tra loro i diversi ambiti urbani e la presenza di forti interazioni economico/sociali all’interno dell’area stessa.
La città metropolitana è un ente locale previsto per la prima volta dalla legge 8 giugno 1990, nº 142 (artt. 17-21) sulla riforma dell’ordinamento degli enti locali. All’interno di questa norma, nelle regioni a statuto ordinario si individuavano nove aree metropolitane
Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli.
Ai sensi del rispettivo statuto di autonomia e dei loro aggiornamenti contenuti nelle leggi costituzionali italiane, le cinque regioni a statuto speciale hanno esclusiva competenza in materia dei propri enti locali. La legge Delrio 2014, oltre alle disposizioni riguardanti le regioni a statuto ordinario, ha previsto che anche le regioni a statuto speciale possano istituire città metropolitane «in armonia coi rispettivi statuti speciali e nel rispetto della loro autonomia organizzativa nei rispettivi capoluoghi di regione nonché nelle province già all’uopo individuate come aree metropolitane dalle rispettive leggi regionali».
Delle cinque regioni a statuto speciale, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna hanno avviato diversi processi normativi volti all’istituzione di città metropolitane (concretizzatisi però solo per Sicilia e Sardegna).
Per quanto può riguardare la Provincia di Trento e la sua Città Capoluogo, non si è evidenziato un aspetto particolare e cioè che, date la limitata dimensione e popolazione dell’intera provincia, la Città Capoluogo è già di fatto una città metropolitana, in quanto per l’entrata dei lavoratori pendolari, ogni giorno raddoppia la sua popolazione residente da 125.000 a 250.000 abitanti, raggiungendo quasi il 50% dell’intera popolazione provinciale.
Occorre ragionare se e come formalizzare questa situazione, in parallelo ad una RIFORMA DEL RAPPORTO DI AUTONOMIA fra il principale Ente Originario (Trento Città Capoluogo) e l’Ente Successivo (Provincia Autonoma).


















