SERVIZIO E DISSERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Maggio, 2025 @ 5:11 amSERVIZIO
Testimonio volentieri l’ottimo servizio ricevuto all’ospedale S. Chiara di Trento in occasione di una mia recente operazione e l’ugualmente ottimo ciclo di protonterapia che sto seguendo.
DISSERVIZIO
Non riguarda il personale che agisce (medici, infermieri, tecnici, personale dei servizi) bensì – da vecchio top manager capo azienda e capo progetto quale sono stato per una vita – riguarda la mancanza del primo fattore della produzione: la MOTIVAZIONE di chi lavora, dovuta alla mancanza di un piano di mantenimento e crescita del Servizio Sanitario Nazionale a causa della politica del governo della sua privatizzazione (di fatto già arrivata quasi al 50% se si confronta quanto speso dallo stato per il SSN e quanto pagato dai privati per polizze assicurative e cure private dirette!)
MOTIVAZIONE del personale : il primo fattore della produzione, prima del capitale e del lavoro. Oggi manca per la MANCANZA DI UN PIANO STRATEGICO DI MANTENIMENTO E ADEGUAMENTO DEL SSN: sapete, io non sono napoletano, ma studio lingue e a Napoli dicono che “o pesce fete da capa!”
CAPITALE: la PcM Meloni smetta di insistere che il SSN con lei ha ricevuto più risorse che mai! Intanto la popolazione è invecchiata e ricorre sempre di più alle cure mediche. E poi, non serve cercare di intervenire con finanziamenti (peraltro solo pretesi adeguati!) in mancanza di un piano strategico di adeguamento e crescita del sistema.
PERSONALE: che dire della trovata di coinvolgere i medici di base nel Pronto Soccorso, rovinando un servizio che funziona senza risolvere i problemi dell’altro? Che dire della fuga dei migliori medici? E cosa della pesante carenza dell’organico infermieristico?
HW E SW: Va bene l’hardware (l’eterno progetto del nuovo ospedale), ma in parallelo occorrerebbe pensare al software umano cioè ad attrarre, motivare e trattenere il personale medico, infermieristico, tecnico etc..
UN SUGGERIMENTO. La popolazione invecchia, in buona parte è distribuita nei piccoli paesi: occorre semplificare l’attuale sistema di accesso alle prenotazioni ed al recupero dei dati e dei referti oggi troppo automatizzato e che richiede una serie di chiavi di accesso (PIN, spid, “spod”, etc.,) di difficile utilizzo da parte di molti anziani. Grazie.
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