TRENTO: DALLA POESIA DEL PASCOLI ALLA REALTA’ DEL GIORNALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Maggio, 2025 @ 5:49 amM’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
Ho aperto il mio giornale, e vedo il male:
– l’Italia che non aderisce all’Organizzazione Mondiale della Sanità;
– tre ciclisti feriti ed uno morto;
– meno scolari al Liceo Classico Prati;
– il tentativo del presidente della Provincia Autonoma di Trento di mantenere la sua Autonomia Personale Amministrativa con un terzo mandato;
– furti e “spaccate” in città (tanto basta dare la colpa al Sindaco ecchè ci vuole …):
– etc.
Questo è un triste risveglio.
Mi consola il concetto pascoliano del “ponte”: non certo quello sullo Stretto di Messina; né il “Ponte Meloni” fra l’UE e l’USA, ponte questo ancora tutto da realizzare e soprattutto, poi, da collaudare, al momento sostituito dal Ponte Trump fra Meloni e l’UE, un ponte-passerella improvvisato, galleggiante come quelli militari, che potrà servire solo se le acque dell’oceano Atlantico non si agitano troppo.
Perché l’Italia non aderisce all’Organizzazione Mondiale della Sanità? Io credo perché vuole essere libera di negare l’esistenza di una particolare epidemia che sta ormai dilagando nel nostro paese: l’infodemia, generata dalla infocrazia della (s)comunicazione adottata dalla influencer PcM, alla “tutto va bene madama la marchesa”.
Ma qui casca l’asino: è un modo di dire, nessuno s’offenda, per carità! Che poi per rispetto alla parità di genere dovremmo dire che a cascare può essere indifferentemente l’asino o l’asina …
“Infatti restano i fatti” (anzi, i misfatti!) che non corrispondono alle parole spese da chi governa. Si tratta di fatti-fattacci, perché in un anno
– sono espatriati 191.000 cittadini, verso D, E, UK.
– la povertà dilaga anche presso chi risulta avere un lavoro;
– la pressione fiscale è aumentata;
– la sanità pubblica è già privatizzata al 50% della serie chi ha i soldi si cura e gli altri evvabbè;
– la crescita industriale è ferma da due anni;
– all’industria mancano 120.000 nuovi lavoratori l’anno;
– a crescere è il debito pubblico;
– il nostro spread è il peggiore di tutta l’UE, il che fa aumentare gli esborsi per il pagamento degli interessi sui nostri titoli di debito pubblico;
– i trasporti nazionali sono bloccati dai cacciavite;
– IL MINISTRO DEI TRASPORTI SALVINI verrà a Trento al Festival dell’Economia e ci illustrerà quello che sta facendo per farci perdere la gestione dell’A22.
– etc.
Di tutto questo pare che la PcM e il suo governo non siano responsabili, mentre invece hanno una responsabilità tripla:
1 – la prima, personale e diretta, per essere gli artefici di tutto ciò;
2 – la seconda, oggettiva, per il solo fatto di essere in quella posizione;
3 – la terza per la disonestà di volersene chiamare fuori.
Dice … ma ci sono le opposizioni … cosa stanno facendo?
Ma qua’ opposizioni?! Infatti
– un gruppo è quello che ha fatto cadere Draghi!
– Un altro gruppo invece di contestare e attaccare questa maggioranza, cerca di scalpellare una costruzione complessa (il job’s act di Matteo Renzi) con quattro referendum strumental-elettorali per raccogliere consensi di pancia e candidarsi alla direzione di quel partito …
“Ma mi faccia il piacere!” direbbe Totò!
E DIRE CHE RENZI CI AVEVA FATTO AVERE DRAGHI … #ItaliaViva #italiavivatrento #italiavivatrentino



















