RINGRAZIO IL PERSONALE MEDICO DEL SERVIZIO SANITARIO DEL TRENTINO.
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Giugno, 2025 @ 5:04 amRipetutamente, in più occasioni e sedi io ho contestato – motivatamente e in modo documentato la – politica del governo centrale relativa al “sistema” del Servizio Sanitario Nazionale e le sue ricadute negative sul “sistema” della Sanità Trentina. Le mie osservazioni (si veda il quotidiano ilT del 30 maggio a pag. 4) hanno evidenziato innanzi tutto il paradosso delle dichiarazioni del governo centrale circa gli asseriti maggiori finanziamenti mai prima concessi al settore, rispetto all’altrimenti inspiegabile inerzia nel correggere la situazione e i risultati negativi raggiunti: in primis le lunghissime ed estenuanti liste di attesa.
Al contrario, le mie sottolineature odierne concernono – nella direzione diametralmente opposta – le prestazioni ed il comportamento del personale medico, infermieristico, tecnico e ausiliario della nostra Sanità pubblica provinciale dal punto di vista professionale ed umano: infatti, ho avuto modo di sperimentare direttamente la loro ottima qualità a livello di un singolo, specifico intervento.
In particolare ringrazio il mio medico di base; l’equipe del reparto chirurgia otorino dell’Ospedale S. Chiara; tutti gli specialisti che hanno eseguito la serie delle analisi al Crosina, ad Arco e a Rovereto e – last but not least – l’equipe che mi ha erogato il ciclo di protonterapia al Centro di Via Al Desert, struttura utilizzata anche da pazienti di fuori regione e stranieri, la quale a mio avviso dovrebbe prevedere nelle vicinanze anche alloggi per l’accoglimento dei fuori sede sottoposti a lunghi periodi di cura.
Concludo con un auspicio: che la nostra Autonomia Speciale Amministrativa sappia valorizzare la pregevole opera degli operatori del settore e sappia invertire – quanto meno localmente – la non condivisibile politica nazionale mirata all’impoverimento del Sistema pubblico a vantaggio di quello privato a pagamento: sicuramente ottimo anch’esso, ma riservato solo a chi se lo può permettere.
Ciò si otterrebbe agendo sulla qualità di ciascun singolo intervento dell’intero sistema pubblico e innanzi tutto investendo sul primo fattore della produzione, ovvero sulla “motivazione” degli addetti, fattore questo ben più importante degli altri due usualmente citati, il “capitale” ed il “lavoro”, motivazione la quale a sua volta dipende dalla presenza di un serio piano strategico di crescita.
Riccardo Lucatti – Trento


















