DALLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE ALL’INFOCRAZIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Settembre, 2025 @ 1:31 pm

Mia lettera spedita oggi al quotidiano trentino “ilT”

Egregio Direttore, mi riferisco a quanto scritto dal magistrato Pietro Chiaro a pagina   3 dell’edizione del 4 settembre, sotto il titolo “Crisi democratica, l’informazione si ribelli”.
Premesso che concordo con quanto ivi esposto, mi permetto di sottoporre all’attenzione di chi legge alcune ulteriori considerazioni.

’attuale governo sta progressivamente componendo un puzzle di tesserine antidemocratiche: riduzione se non eliminazione delle conferenze stampa significative; mancanza di risposta a domande fondamentali; rafforzamento delle sanzioni contro chi esprime la protesta a fronte di situazioni ritenute contestabili; mancato costante aggiornamento sull’incremento del debito pubblico e del livello di povertà del paese; annullamento di fatto della funzione legislativa del parlamento ad opera dei DPCM; progetto di annullamento della funzione giudiziaria con la scusa di “separare le carriere”, in realtà trasformando i PM in impiegati del Ministero; progetto di annullare il “disturbo” della funzione di controllo costituzionale del Presidente della Repubblica attraverso l’introduzione del presidenzialismo. Solo per citare alcuni tasselli di un puzzle micidiale per la nostra democrazia parlamentare.

Tutto ciò viene fatto “passare” grazie ad un sistema di dis-informazione (non mi riferisco certo all’informazione  giornalistica bensì a quella emanata dallo stesso governo) che ha generato una “infocrazia”, cioè un sistema di potere basato sul controllo di contenuti delle informazioni, che a sua volta ha generato una vera e propria nuova pandemia, l’infodemia, micidiale per la nostra democrazia parlamentare.

Questi concetti sono stati bene esposti in linea generale (cioè non riferiti espressamente alla situazione italiana) da un filosofo coreano, laureato a Monaco di Baviera e professore universitario all’Università di Berlino, Byung Chul Han nei libri “Infocrazia – Le nostre vite manipolate dalla rete” e “La crisi della narrazione – Informazione, politica e vita quotidiana”.

Per reagire a questa deriva occorre innanzi tutto capirla e per arrivare a ciò occorre fare la connessione fra ogni singola iniziativa assunta dal governo in questa direzione: “Chi fa le connessioni, comprende ciò che sta accadendo” era solito dire un mio vecchio capo, Presidente della società finanziaria della quale io ero direttore, il Senatore Bruno Kessler.

Di mio aggiungo: sbaglierebbe chi pensasse che l’attuale governo “non sa governare e quindi va cambiato”: in realtà va cambiato proprio perchè “sa governare” avendo con obiettivo la sostituzione della nostra democrazia parlamentare con la propria infocrazia.

Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA TRENTINO