CREDITI DI CASSA E CREDITI DI FIRMA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2012 @ 7:55 am

Detto altrimenti: finanziamento a case da gioco e a partiti politici

Credito di cassa: quando la banca o altro soggetto ti presta denari.
Credito di firma: quando qualcuno appone la sua firma o concede altre forme di garanzia, a garanzia di un prestito di cassa concessoti da altri.

Un banca ... a caso (?)

Corsera 31 ottobre 2012, pag. 26. Si apprende che nel 2010 il governo (Tremonti? Il suo consigliere On. Deputato Avv. Marco Milanese?) stabilì che le concessioni del Ministero delle Finanze ad esercitare il gioco d’azzardo potevano essere date alle banche a garanzia di loro crediti di cassa a favore della stesse case da giuoco. Su queste basi di garanzia, successivamente una banca erogò 145 milioni di euro alla Società Atlantis del Signor Corallo (se ricercate fra i miei post, troverete alcune interessanti notizie su questi bei soggetti). Oggi il presidente di quella banca è indagato ed è agli arresti domiciliari per associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita e alla corruzione privata. Si tratta di tangenti per 5,7 milioni di euro.  A Milanese si chiede poi – fra l’altro – come mai le prenotazioni di auto e hotel a Montecarlo per assistere al Gran Premio di Formula Uno siano state fatte dalla segretaria di Corallo e non a suo nome e per suo conto dall’ufficio viaggi della Camera. Traduciamo: il cittadino lavora e talvolta risparmia denaro. lo versa in banca. La banca lo presta a chi gli “vende” il gioco d’azzardo. E’ un po’ come se noi cittadini con i nostri risparmi finanziassimo i commercianti di droga per i loro approvvigionamenti all’ingrosso in Colombia, per la successiva vendita al minuto della stessa ai nostri figli. Lo so, la mia è un’esagerazione, ci mancherebbe altro! Era solo per cercare di capirsi …

Tranquilla, banca! Eventualmente "ghe pensi mi!"

Il segretario di un primario partito politico ebbe a dire in TV: “Il nostro presidente rilascia fidejussioni alla banche le quali anticipano al partito il denaro necessario” (tanto poi arrivano dallo Stato rimborsi multipli di quanto sia stato necessario, n.d.r.). Al riguardo, mi domando:
• si tratta di un credito (sia pure “di firma”) lecito oppure di un credito al di fuori delle purtroppo pur troppo generose previsioni di legge?
• Chi rilascia le fidejusssioni, percepisce poi una commissione?
• Questa illimitata disponibilità “anticipata” non fomenta poi la spesa facile?
• A quale tasso la banca eroga le sue anticipazioni?

Infatti non vorrei che questa operazione fosse un affare per tutti … tutti loro, s’intende, tranne che per tutti i cittadini contribuenti e per tutti gli altri partiti …

A pensar male …