L’ATTUALITA’ DELL’ORAZIONE DI MARCO ANTONIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Maggio, 2023 @ 5:04 am

La PcM annuncia che lo sconto fiscale fatto ai lavoratori (3 mildi) è il più rilevante degli ultimi decenni ma non va in conferenza stampa forse per evitare che emerga che Renzi e Draghi ne hanno fatto due che insieme valgono 30 mildi. Forse ….

O Judgment ! Thou art fled to brutish beasts, and men have lost their reason !” O senno, tu sei fuggito tra le bestie brute e gli uomini hanno perduto il bene dell’intelletto!

William Shakespeare (1564 – 1616) , inglese, perfetto interprete della politica romana del tempo che descrive con i suoi versi. La sua orazione è conosciuta come fatta per l’uccisione di Cesare (44 a. C.): io la leggo come fatta per la morte del bene dell’intelletto del popolo (del tempo, s’intende, ci mancherebbe altro! Per quanto …). La sua è anche una lezione di Politica, quella con la P maiuscola: non attacca direttamente i suoi avversari: si limita ed elencare fatti e comportamenti delle persone: di Cesare e dei suoi avversari. Vale la pena che ne riporti qui la traduzione in italiano, visto che non sta bene usare parole e lingue straniere!

Amici, Romani, compatriotti, prestatemi orecchio; io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo. Il male che gli uomini fanno sopravvive loro; il bene è spesso sepolto con le loro ossa; e così sia di Cesare. Il nobile Bruto v’ha detto che Cesare era ambizioso: se così era, fu un ben grave difetto: e gravemente Cesare ne ha pagato il fio. Qui, col permesso di Bruto e degli altri – ché Bruto è uomo d’onore; così sono tutti, tutti uomini d’onore – io vengo a parlare al funerale di Cesare. Egli fu mio amico, fedele e giusto verso di me: ma Bruto dice che fu ambizioso; e Bruto è uomo d’onore. Molti prigionieri egli ha riportato a Roma, il prezzo del cui riscatto ha riempito il pubblico tesoro: sembrò questo atto ambizioso in Cesare? Quando i poveri hanno pianto, Cesare ha lacrimato: l’ambizione dovrebbe essere fatta di più rude stoffa; eppure Bruto dice ch’egli fu ambizioso; e Bruto è uomo d’onore. Tutti vedeste come al Lupercale tre volte gli presentai una corona di re ch’egli tre volte rifiutò: fu questo atto di ambizione? Eppure Bruto dice ch’egli fu ambizioso; e, invero, Bruto è uomo d’onore. Non parlo, no, per smentire ciò che Bruto disse, ma qui io sono per dire ciò che io so. Tutti lo amaste una volta, né senza ragione: qual ragione vi trattiene dunque dal piangerlo? O senno, tu sei fuggito tra gli animali bruti e gli uomini hanno perduto la ragione. Scusatemi; il mio cuore giace là nella bara con Cesare e debbo tacere sinché non ritorni a me.

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IL VANGELO SECONDO … UMBERTO ECO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Maggio, 2023 @ 3:26 pm

Vangelo, euangelion, buon annuncio. No raga, Eco non ha mai inteso di porsi come predicatore della fede! No, raga, scialla … tranquilli! Sono io che fra i tuoi tanti libri ne ho eletto uno a buona novella, buona nel senso che ci mette in guardia conto un certo “credo” politico e ci avverte: non dobbiamo avere la pretesa di vedere sfilare per le strade camice nere manganellodotate per dire che sta per tornare quella forma di oppressione. No. Vi sono alcune caratteristiche tipiche del “fascismo eterno” che Eco elenca nel suo little but great libro, mettendoci in guardia nel senso che “.. è sufficiente che una solo di loro sia presente per far coagulare una nebulosa fascista”. Le elenco qui, in estrema sintesi.

1) Fascismo è “culto della tradizione” nel senso che “non ci può essere avanzamento del sapere: la verità (anche politica, n.d.r.) è già annunciata una volta per tutte, e noi possiamo solo continuare a interpretare il suo oscuro messaggio”!
2) Il tradizionalismo implica il “rifiuto del modernismo”. La lode nazista dei successi industriali “era solo l’aspetto superficiale di una ideologia basata sul sangue e sulla terra … l’illuminismo è visto come l’inizio della depravazione moderna. Il fascismo è irrazionale.”
3) L’irrazionalismo dipende anche dal culto dell’azione per l’azione. L’azione è bella di per se’ e deve essere attuata prima e senza una qualunque riflessione, per cui la cultura critica è sospetta.
4) Quando il disaccordo è giudicato tradimento.
5) Quando si ha paura della differenza: il primo appello di un movimento prematuramente fascista è contro gli intrusi.
6) Il fascismo scaturisce dalle classi frustrate, quindi una sua caratteristica storica è l’appello alle classi medie frustrate.
7 – Gli unici che possono fornire una identità ad una nazione priva di una identità sociale sono i nemici: da qui l’ossessione del complotto che viene fatto emergere facendo appello alla xenofobia.
8 – I “nemici” sono troppo ricchi o troppo poveri: il fascismo perde le guerre perchè incapace di valutare la forza del “nemico”.
9 – Non lotta per la vita, bensì vita per la lotta: il pacifismo è collusione con il nemico.
10 – Elitismo, disprezzo per i deboli.
11 – Ciascuno è educato per diventare un eroe, Il culto della morte.
12 – Machismo, si trasferisce la volontà di potenza su questioni sessuali: inferiorità delle donne, condanna della castità e dell’omosessualità.
13 – Populismo qualitativo: la volontà del duce di turno è fatta passare come quella unica, uniforme, compatta di un popolo massa uniforme e informe qualitativamente omogenea che esprima un’unica volontà.
14 – l’uso della neo lingua, come in 1984 di Orwell: lessico povero e sintassi elementare per limitare gli strumenti di un ragionamento complesso e critico.

Raga, l’elencazione di Eco è terminata. Ma “a me mi” piace aggiungere del mio, quattro ulteriori segnali di pericolo sorti dopo la scomparsa di Eco sono:

15 – la democrazia diretta, diretta da poche persone cioè oligarchia, cioè fine del parlamentarismo.
16 – Il monopresidenzialismo (della Repubblica e del CdM) diretto, cioè fine delle garanzie costituzionali.
7 – Il sovranismo anche a livello UE che impedirebbe la trasformazione strategica della UE da organo amministrativo a organo politico.
8 – Il “fascismo dentro”, cioè dichiararsi contro il fascismo (cosa costa?) ma adottarne le caratteristiche.

THE END, con buona pace di chi non vuole che di usino parole straniere.

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ECCO PERCHÈ IO SONO UN CONVINTO ADERENTE A ITALIA VIVA RENEW EUROPE.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Aprile, 2023 @ 6:14 am

GOVERNO SPA? Che volete mai, olim manager semper manager: dopo una vita a fare il capo azienda, sono portato a valutare le azioni umane – ad iniziare da  quelle dei governi – sotto la lente “aziendale” e cioè a valutare la tattica in funzione della strategia. Ora, mentre i governi precedenti ai due ultimi (M5S, FdI) si fronteggiavano sul campo tattico “destra-sinistra”, gli ultimi mi pare che operino su un terreno diverso, strategico: “democrazia parlamentare – tutt’altra cosa”.

Nel primo caso infatti, con il progetto del M5S (bloccato da MATTEO RENZI!) di introdurre la DEMOCRAZIA DIRETTA, il parlamento sarebbe stato di fatto svuotato della sua funzione in quanto l’introduzione del referendum propositivo con quorum molto limitato e l’obbligo dei parlamentari di approvare la proposta referendaria senza possibilità di modificarla, a fare le leggi sarebbero stare poche persone il che si sarebbe potuta ben definire oligarchia.

Oggi la tattica è un’altra: il MONOPRESIDENZIALISMO DIRETTO e cioè l’elezione diretta di un unico presidente della Repubblica e del CdM il che mi richiama un passaggio della Sesta Satira di Giovenale: “quis custodiet ipsos custodes?” Ma quelli, i controllori (dei principi  democratici della nostra Costituzione, n.d.r.), chi li controllerà?

Questa a mio sommesso avviso la STRATEGIA DI PRIMO LIVELLO, cioè a livello statale, che diventa tattica rispetto alla STRATEGIA DI SECONDO LIVELLO: arrivare a dotare l’UE di una maggioranza di paesi sovranisti, in tal modo escludendo la sua necessaria trasformazione in una UE Politica, status strategico – ovvero indispensabile e insostituibile – a livello internazionale continentale.

La prima mossa potrà essere un “adattamento” della nostra Costituzione. Concentriamo allora la nostra attenzione su questi possibili micidiali passaggi tattici. Ecco perchè io sono un convinto aderente a ITALIA VIVA RENEW EUROPE.

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OGGIBICINSALITA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Aprile, 2023 @ 3:47 pm


Dopo i post bonorivi (mattinieri), seconda uscita con salite della stagione: Trento-Vattaro- Laghi di Caldozazzo e Levico – Pergine – Lago di Canzolino – Civezzano – Vecchi forti –  Trento = 50 km di cui circa 18 di salita, dalla 08,30 alle 12,30. Tanti anni fa con la bici da corsa. Qualche anno fa con una mtb muscolare. Oggi con una e-mtb: consumo 60% di una batteria da 500.  Evvabbè …

Vi regalo la foto scattata lungo la deliziosa passeggiata che costeggia il lago di Levico, percorso vietato alle biciclette ma in bassissima stagione se po’ fa’ … Più tardi dettaglierò meglio la pedalata: ora ho appena mangiato e mi concedo una piccola pennichella.

…. ronf ronf …

… e rieccomi a voi!  Da Trento (Viale Trieste) si sale subito verso sud (SS 349). I primi 4 km si sviluppano entro la parte più ripida è più trafficata del percorso. Superata la località Valsorda, al km 10 si può tagliare a destra su una poderale meno faticosa  che in 3 km evita lo scollinamento a Vivolo Vattaro. Dopo 1,5 km di uno scendi-sali si costeggia la frazione Bosentino e di qui si plana sul Lago di Caldonazzo. Inizialmente lo si costeggia, poi ci si allontana dalla sponda e con un sistema di poderali pianeggianti, al km 23 di arriva al distributore ai piedi della salitella che condurrebbe a Levico.

(In cima alla salitella si prende a sinistra la cosiddetta “Vecchia Levico) che si snoda un poco sopraelevata rispetto al lago e in circa 5 km di leggerissima salita poco trafficata vi porta al bivio che salirebbe a Castel Pergine (bellissima la chiesetta Masetti, sulla sinistra!).

Io questa volta ho preferito “tenermi basso” e – approfittando della bassa stagione e quindi semi deserta – pedalare lungo la splendida passeggiata (vietata alle bici!) che costeggia il lago (sosta foto) e che con un breve strappo ed un tratto asfaltato in salitella pedalabile, raggiunge il bivio per Castel Pergine di cui sopra. Prendo a sinistra, scendo un poco, poi prendo a destra sulla vecchia strada cittadina che mi conduce in centro città. Risalgo un poco, prendo a sinistra verso il Lago di Canzolino che raggiungo dopo 2 km di salita al … 5% o giù di lì (sosta foto).

Superati i paesi di Canzolino e di Madrano (pianura) giro a sinistra sulla SP 83 e plano in veloce discesa verso Civezzano, che raggiungo voltando a destra, dopo breve salita. Dal centro del paese prendo a destra e dopo salitella e tratto pianeggiante, raggiungo gli ultimi 800 metri di salita duretta (SP17) che mi portano alle vecchie fortificazioni (Forte di Civezzano) e , proseguendo in falsopiano, mi inserisco nella veloce discesa strada che scende da Villamontagna. Da qui si plana verso Cognola-Trento.

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IL GENERAL MANAGEMENT (ANCHE CONDOMINIALE)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2023 @ 8:26 am

Un conoscente mi ha invitato a partecipare ad un gruppo di persone per la strutturazione di un progetto condominiale di investimenti di circa €150.000: l’installazione sul tetto del suo palazzo di un sistema di pannelli solari.
La prima stesura del progetto è stata fatta da ingegneri e anche molto bene. Quello che ancora mancava era l’inquadramento e la elencazione dei problemi in ordine logico.
Quando io ho iniziato a proporre questo metodo, mi è stato obiettato che “il progetto non è di tali dimensioni da richiedere l’adozione delle tecniche del general management”.
E invece sì. Il general management – gestione generale – è un modo di pensare e di agire che dobbiamo utilizzare sempre, in ogni circostanza, indipendentemente dalla dimensione del problema al quale stiamo pensando.
Nel caso specifico ecco il mio intervento:

1) Iniziare con un pre-progetto sintetico e con incontri con qualche banca;
2) per l’Assemblea, preparare un messaggio semplice al quale, a richiesta, possono seguire tutti i dettagli;
3) indicare espressamente i soggetti che operano: Condominio, Comunità energetica, Progettista, Fornitore, Spa che farà certe pratiche e conteggi, Manutentore, Condomini aderenti e non;
4) approvare o meno l’investimento in relazione all’andamento della situazione internazionale della disponibilità e costo dell’energia;
5) il tetto del condominio: richiede interventi integrativi e di manutenzione?
6) Ammortamento; andamento dei costi gestionali;
7) differenza in costi/risparmi fra chi aderisce e chi no.

Dice, ma del progetto ingegneristico non ci dici nulla? Raga, non dubito minimamente che bravi ingeneri di settore non sappiano progettare bene un sistema a pannelli solari, un ponte, un parcheggio interrato. Questo è un fatto scontato.

Questo testo è anche un post sul mio profilo FB ed ha ricevuto i seguenti commenti:
1. Hai ragione tu. Noi abbiamo fatto il superbonus con l’aiuto di un bravissimo ingegnere, ma se non ci fosse stato una sinergia con la managerialità di mio marito sarebbe stato un disastro. In un condominio poi è indispensabile fare un piano come dici tu.
2. Infatti e così che si agisce ci vuole un programma chiaro non un calcolo e basta.

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OGGI HO FATTO UN SOPRALLUOGO SULLA MIA PROSSIMA USCITA IN BICICLETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Aprile, 2023 @ 2:11 pm

Quella di dopodomani. Domani no perchè vado al Tonale. Cosa? A sciare? No, raga, sarebbe possibile, ma vado per altri motivi: per trovare un caro amico, Giuseppe Panizza, titolare dell’ottimo Hotel Presena al Passo del Tonale;  per fare con  mia moglie una puntata in cabionovia ai 3000 m di quota del ghiaccio Presena e per goderci insieme un pranzetto da “sposini” (che poi sono solo 52 anni che siamo sposati, ecchhevvoletemaicchessiano?) al ristorante del Passo Paradiso a soli 2650 m.

(Per inciso: Giuseppe – maestro di sci, preparatore sciistico di campioni di sci internazionali; consulente delle maggiori stazioni sciistiche anche estere; albergatore, persona capace, sincera ed onesta e soprattutto grande amico – è stato il primo mio successore nella presidenza della Carosello Tonale, la società di risalita da me ideata e fondata per la razionalizzazione degli impianti di risalita trentini del Passo. Ma questa è un’altra storia).

Oggi, dicevo il sopralluogo. Ingredienti utilizzati:
Un VIP, Vecchietto In Pensione e quando non si scia più, Vecchietto In Picicletta.
Una e-mtb.
Un percorso significativo non lontano dalla sua casa di Trento.

Si fa così:
Trento-Lavis, a/r per pista ciclabile pianeggiante per circa 30 km.
Lavis, superati la frazione di Pressano,  l’ottimo Agritur Ristorante Maso Tratta e tanti altri Masi successivi, si sale verso nord per 5,4 km fino al Bivio della Cappella di S. Valentino.
Si prende a destra, sempre in salita per 4,5 km fino a Ville di Giovo (si scollina in corrispondenza dell’Agritur Ai Serci).
Da ville di Giovo in discesa per 1,5 km fino a Verla.
Sino a qui SP poco frequentate.
Indi Verla-Lavis, discesona di 9 km su SP un po’ più frequentata, prestare attenzione.
Panorami: splendidi.
Subtotale Trento-Lavis-Trento. 30 km di cui la tratta Lavis-Trento al rientro probabilmente controvento.
Subtotale tratta Lavis-Lavis, 20 km di cui la metà in salite “durette”.
Totale 50 km.

Good e-bike everybody!

Le Dolomiti di Brenta

La Paganella con il mare del cielo della pianira
Il Bondone
Giuseppe Panizza ai 3000 m del Presena

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“SAFARI” SIGNIFICA “VIAGGIO” – TIROL BIKE SAFARI: A QUANDO IL TRENTINO ALTO ADIGE BIKE SAFARI?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Aprile, 2023 @ 12:08 pm

Austria: da anni, 14 funivie hanno messo in rete 700 km di ciclo discese realizzando  il TIROL BIKE SAFARI. E noi Trentini, ‘sa fente? Cosa facciamo?

Facciamo che … oggi 21 aprile, il quotidiano l’Adige a pag. 29 dà conto del progetto di percorsi pedalabili per e-bike e mtb per 150 km. Ne parla il sindaco di Borgo Valsugana, Lorenza Ropelato che specifica trattarsi di un investimento di €400,00, ricordando che ad est  esiste il sistema collegabile del Pinè Hike&Bike, altri otto itinerari per mtb per circa 200 km: pedalare e camminare, dunque!
Tutto bene ma.
Ma cosa, direte voi? Quel “ma” significa che manca ancora una regia unica provinciale per la realizzazione di una regione BikeLand,  la TAA- Trentino Alto Adige Bike Safari. Infatti, esistono molte iniziative locali del tipo di quella Valsuganotta, ma il territorio regionale o – se preferite – biprovinciale, non sta progettando e tanto meno vendendo un prodotto turistico unitario nuovo, organizzato a sistema, che – fra l’altro – potrebbe riempire le due stagioni ancora sature di turismo: la primavera e l’autunno.

La scintilla potrebbe essere data dal Comune di Trento con la realizzazione della cabinovia Trento-Monte Bondone, la quale attiverebbe nei due sensi di …pedalata già un primo circuito, il “Rovereto- Valle dell’Adige-Trento-Monte Bondone-Valle dei Laghi-Altogarda Trentino–Rovereto,  ed inoltre  drenerebbe il grande flusso di cicloturisti che sempre più numerosi percorrono le sponde del Lago di Garda.

Questa idea-progetto ha già fatto parte della campagna elettorale di ITALIA VIVA TRENTINO per l’elezione dell’attuale Sindaco di Trento Franco Ianeselli.

ANCHE QUESTA E STATA ED E’ UNA NOSTRA SCELTA

Per una pianiifcazione VIVACE!

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L’AUTONOMIA SPECIALE AMMINISTRATIVA DELLE TERRE DI MONTAGNA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Aprile, 2023 @ 7:00 am

Lo spazio di un post è troppo limitato per un argomento così vasto. Mi limito quindi ad evidenziare qualche aspetto.

– Dalle acque dei fiumi delle Alpi venivano fatti defluire sino al mare i tronchi necessari all’arsenale di Venezia per costruire o riparare le galee.
– Emilio Serra ha scritto un piccolo grande libro sulla storia di Vermiglio, il comune trentino del Passo del Tonale: in occasione della prima guerra mondiale la popolazione fu deportata in Austria in quanto – italiana – avrebbe potuto ostacolare l’azione bellica austriaca. Uno dei tanti contributi umani che la Terra di Montagna ha dato alla difesa della Terra di Pianura.
– Le valorose truppe alpine sono truppe speciali in massima parte contributo delle Terre di Montagna, (compresa quella particolare Terra di Montagna bagnata dal mare che è la Liguria: terra dalla leva doppia, di mare e di montagna).
– I minerali estratti dalle miniere della Valle dei Mocheni venivano trasportati alle industrie delle pianure.
– L’energia (idroelettrica) viene dai monti.

Lavoratori, soldati, legname, minerali, acqua, energia, spazi per il turismo … sono alcuni dei contributi che da sempre sono “scesi” in pianura. L’Autonomia Speciale Amministrativa delle Terre di Montagna ha quindi due ulteriori aspetti, oltre quello storico: un aspetto funzionale, adeguato sotto il profilo gestionale ad un territorio particolare ed un aspetto di riequilibrio.

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LIBRINCONTRI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Aprile, 2023 @ 7:54 pm

Il nostro GDL-Gruppo di Lettura gestito da MM-Mirna Moretti. Ci siamo ritrovati come al solito oggi alle 17,00 nella saletta riservataci dal Bar Città in Piazza Italia a Trento, per una riunione speciale: infatti abbiamo avuto tre ospiti d’onore, da oggi nostri “soci”: gli Autori del libro sulla Fersina: Lino Beber, Mario Cerato e Claudio Morelli ai quali poi si è aggiunto l’amico Fabio Menestrina.

La loro presentazione ha spaziato molto, come del resto spazia il libro che hanno composto: infatti si tratta di una composizione di molti aspetti; storico, geografico, naturalistico, poetico, fotografico, narrativo. Un mix assolutamente ben riuscito e arricchente. Da sottolineare lo spessore culturale di base dei re Autori, la loro grande attenzione e disponibilità per il sociale e la loro spontanea comunicativa, doti con le quali ci hanno illustrato la genesi della loro opera, alcune chicche storiche e non solo del torrente Fersina, le loro molte iniziative culturali e sociale del passato e del presente: per tutti noi un vero arricchimento: grazie, Amici!

A seguire, la presentazione di alcuni altri loro libri su temi diversi, e la lettura di alcune poesie di Claudio.

In chiusura, siamo tutti invitati il 22 Aprile 2023 a Pergine Valsugana nella Sala Sala Raffaele Fanton (attigua al Museo della Scuola) alle ore 17,00 per la commerorazione dell’opera di danrte Alighieri-

Prossima riunione di Librincontri: Mercoledì 26 Aprile, stessa ora e luogo: parleremo, ognuno, dell’ultimo libro letto.

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ITALIA VIVA E LE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE TRENTINE: SUPERIAMO LA DISAFFEZIONE POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Aprile, 2023 @ 2:59 pm

“Politica” è un aggettivo sostantivato dal greco teknì politikì, tecnica della gestione della polis (città Stato, lo Stato).Non interessarsi della Politica e – peggio mi dice – non andare a votare, significa non prendersi cura delle proprie cose, della propria vita, del futuro nostro e dei nostri figli e nipoti.”Ah … io .. la politica … per carità…!” Ecco la frase micidiale che uccide la democrazia parlamentare e la fa regredire al suo primo significato storico. Cosa? Quali sono stati nei secoli i significati del termine democrazia? Eccoli:

– potere sul popolo: il democrator era il dittatore;
– strapotere del popolino inadatto a governare;
– potere del popolo.

Se non andiamo a votare significa che vogliamo tornare ad avere un democrator:

Who opened the door for the democrator?
And how come he let in the market-conquistadors?
Why is he acting as if he has something to hide?
The privilege of the stupid is to be taken for a ride.

Chi ha spalancato la porta al democrator? / E com’è che costui si è collocato nel novero dei conquistadores? / Perché si sta comportando come se avesse qualcosa da nascondere? / Il privilegio dello stupido è di farsi prendere in giro (letteralmente: essere presi per una cavalcatura, per un asino).

Il Costituzionalista Piero Calamandrei, uno dei padri della nostra Costituzione, raccontava a certi alunni: “La nave sta affondando, il capitano lancia l’allarme. Un passeggero gli risponde: O che m’importa? Un è mica mia!”

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