UN BELLISSIMO REGALO DI NATALE: LA POLITICA DEL TURISMO E LA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2025 @ 7:32 amTurismo, un’industria sulla quale all’estero non possono imporre dazi, a meno di tassare all’estero chi voglia venire a fare il turista in Italia! Qui in Trentino siamo molto attenti alla sua evoluzione: cambiano le percentuali delle provenienze estere ed estere-italiane, i turisti arrivano, in certe località e periodi anche troppi. Dai cambiamenti dei tipi di arrivi e permanenze, le strutture di accoglienza subiscono sollecitazioni o contraccolpi: aumenta il numero e il costo degli affitti brevi e il costo delle piazzole per i camper; cresce la domanda di hotel molto qualificati. La crisi della classe media dei consumatori incide nel bene e nel male sulla “classe media” dell’offerta.
Ma vengo alla seconda parte del titolo di questo mio intervento.
E’ di questi giorni la notizia del bando per il primo tronco della nuova cabinovia voluta da molti, osteggiata da altri, impianto di risalita che porterà la montagna (il monte Bondone) in città (Trento), ovvero che metterà l’aria della montagna alla portata di tutti i cittadini, anche di quelli che non hanno la seconda casa in quota, come è giusto che sia per ogni città che vive ai piedi di una montagna. Inoltre, nei livelli intermedi, si potranno accogliere strutture ed iniziative per le classi più esposte alla calura del cambiamento climatico: anziani e giovanissimi. Quanto sin qui accennato riguarda un aspetto del progetto, sul quale si è già detto e scritto molto.
In questa sede voglio tornare a trattare un secondo aspetto, quello dell’incremento del turismo che il nuovo impianto può generare, soprattutto nelle due “Stagioni belle”: Primavera e Autunno (perché non di solo sci vive l’uomo, soprattutto nelle stazioni sciistiche a quote non elevate!), le sole stagioni nelle quali l’afflusso turistico può e deve essere incrementato (le altre due sono già sature ed il problema è inverso!), con la creazione di una nuova offerta turistica: il TRENTINO BIKE SAFARI (“safari” significa “viaggio”) sull’esempio dell’esistente TIROL BIKE SAFARI, che in Austria da anni ha messo in rete oltre 700 km di ciclo discese attirando moltissimi cicloturisti non solo in estate, ma anche e soprattutto – questo è il punto – nelle due citate Stagioni belle.
A me sembra che sin d’ora si dovrebbe metter mano alla strutturazione della realizzazione di questo nuovo prodotto turistico, la vendita dei nostri dislivelli non solo per lo sci, avviando – su iniziative parallele – un megaprogetto che potrebbero essere proposto e gestito/cogestito dalla Città Capoluogo Trento, dando l’avvio ad una nuova, seconda “Età dei Comuni”, come segue:
- una prima intesa fra i due Capoluoghi Trento e Bolzano nella prospettiva di creare il TRENTINO ALTO ADIGE BIKE SAFARI;
- il coinvolgimento di tutti gli altri Comuni interessati;
- il coinvolgimento della Regione Trentino Alto Adige per il collegamento e coordinamento con il Tirol Bike Safari per la realizzazione dell’ EUREGIO BIKE SAFARI;
- un piano di interventi per il completamento del sistema delle piste ciclabili di fondo valle ed il suo raccordo con le partenze dei sistemi meccanici di risalita e le stazioni di arrivo delle relative ciclo discese;
- il censimento e l’organizzazione dei numerosi “circuiti” turistici da offrire a corollario delle pedalate: dei masi, dei castelli, delle cantine, degli agritour, dei luoghi storici, artistici, delle sagre, delle mostre, dei convegni, etc..
- lo studio di una modalità mista pubblico-privata di finanziamento del progetto complessivo per il coinvolgimento di imprenditori privati (locali) e di risparmiatori privati (locali e non):
- il piano manutenzione, marketing e vendita del prodotto.
Il progetto è più che giustificato dal continuo forte incremento del numero dei cicloturisti e soprattutto di quelli che utilizzano le e-bike, fra i quali sempre più numerose sono persone anche non giovanissime ma dotate di una maggiore capacità di spesa. E per l’enorme indotto che può generare!
Quanto alla presenza delle bicilette in montagna, si faccia riferimento ai Quaderni di Ciclo Turismo e Ciclo Escursionismo editi dal CAI Centrale e reperibili anche in internet secondo i quali la materia non va né ignorata né vietata, bensì gestita.
Quanto sopra è un’UTOPIA? Certo, ma attenzione: le utopie sono obiettivi molto ambiziosi semplicemente “non ancora” raggiunti!
Riccardo Lucatti, ex alpinista, ciclista, già top manager e CEO, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIAVIVA TRENTO.
Mi commento criticamente da solo: “Perchè un progettone simile dovrebbe essere avviato dal Comune? Perchè non lo avvia la Provincia?” Mi rispondo da solo: “Perchè la Provincia non lo avvia”.
NATALE RIVANO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Dicembre, 2025 @ 7:14 pmRivano … di Riva del Garda
La Notte
accende il velo del Lago
di mille faville di stelle.
Raccolta in se stessa
nel freddo
la nobile antica città medievale
monta silente la guardia
dall’alta sua torre Apponale.
“Son tante …
son belle …”
lei pensa,
“Son come in regata
le piccole vele di luce
in questa incantata
Attesa invernale!”
Ma ecco
la flotta argentata
sale improvvisa nel cielo
e resta sospesa
a comporre una Grande Cometa.
La Pietra Merlata
trattiene il respiro
e avverte sul viso il tepore
del nuovo
dolcissimo
Evento Divino.
“E’ l’Ora o è Vento?”
Si chiede la Rocca Imperiale.
Risponde la Notte sorpresa:
“Non vedi la Stella?
E’ questo il momento
del Santo Bambino
che dona al tuo lago
la brezza più bella,
il Suo Soffio d’Amore
e giunto il Natale!”
rl
CON QUESTO POST INIZIO A SCRIVERE (ANCHE) DEL NATALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Dicembre, 2025 @ 6:57 pmDedicata alle bimbe ed ai bimbi da un nonno che dai 50 ai 75 anni è stato velista regatante gardesano, la mia …
… Leggenda del Garda
Tanti, tanti anni fa, un pastorello pascolava il suo gregge lungo i fianchi di una ripida montagna del Trentino. Era la vigilia di Natale e faceva molto freddo.
Il pastorello si riparò dentro una capanna e accese un fuoco per scaldarsi. Egli era così stanco che si addormentò e dormì sino a notte fonda. Svegliatosi all’improvviso, s’accorse che il gregge si era disperso giù nella valle. Spaventato, si mise a piangere.
All’improvviso gli apparve un Bambino come lui che gli chiese: “Perché piangi, pastorello?” “Le mie pecore si sono disperse nel fondovalle, rispose, ed io non riuscirò a ricondurle all’ovile”. “Non ti preoccupare”, gli rispose il Bambino, e, volto lo sguardo a valle, con un gesto ne sbarrò lo sbocco verso la pianura.
Ed ecco che le lacrime del pastorello riempirono la valle e la trasformarono in un grande, meraviglioso lago, il Lago di Garda.
Fu allora che il pastorello vide arrivare a Riva tante barchette a vela, sospinte da una provvidenziale brezza. Man mano che le barchette toccavano terra, riprendevano l’aspetto originario di pecorelle non più smarrite, ed egli potè ricoverarle al sicuro nell’ovile: per la felicità, le lacrime del pastorello si trasformarono in lacrime di gioia.
Per il pastorello e per tante altre persone come lui questo fu un meraviglioso regalo di Natale.
Da quel momento, ogni giorno, ad una certa Ora, sul Lago si alza la stessa brezza per ricondurre a Riva le barchette a vela e le pecorelle che si fossero eventualmente smarrite.
Buon Natale!
“CANTIERE” …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Dicembre, 2025 @ 1:30 pm… oppure, con espressione meno figurata, RIFORMA DEL RAPPORTO DI AUTONOMIA PROVINCIA AUTIONOMA DI TRENTO – COMUNI?
Cantiere … no, raga, va bene che l’età per fare l’umarel (cioè il pensionato che, mani dietro la schiena e corpo leggermente sproteso in avanti, controlla i lavori di un cantiere stradale) ce l’ho tutta!
No, mi riferisco ad un altro “cantiere” quello che una certa componente politica vuole avviare con questo nome, riferendosi alla necessità di rivedere il rapporto di autonomia della nostra provincia autonoma: quello esterno (con Roma) e quello al suo interno.
Io molto concretamente partirei da una riforma immediata di un rapporto interno: infatti, sin dal 2006 e poi da ultimo negli ultimi due mesi, ho scritto e/o pubblicato molte volte questa proposta, ovvero l’esigenza di dare avvio ad una seconda “ETA’ DEI COMUNI”, iniziando a riunire in capo allo stesso soggetto, il COMUNE (unico Ente pubblico territoriale ORIGINARIO) spesso ritenuto a torto responsabilie di risultati non soddisfacenti, rispetto a situazioni dovute a decisioni di ENTI SUCCESSIVI) anche il potere e i mezzi finanziari necessari a governare ogni situazione.
Reclamo quindi per noi riformisti di Italia Viva- SiTrento la priorità dell’idea. Se poi altri metteranno il loro cappello sulla nostra idea (chiamasi “Effetto Borsalino”) … vabbè, purchè si faccia!
Riccardo Lucatti- ITALIAVIVA TRENTO.
#italiavivatrento #italiavivatrentino #ItaliaViva
GLORIA ALL’UCRAINA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Dicembre, 2025 @ 7:19 am
Ieri sera la coalizione politica SiTrento, su iniziativa di Italia Viva, ha organizzato un convegno sull’Ucraina, coordinato da Paola Martinelli.
Ricco il contributo dei relatori, buona la presenza di pubblico.
Ho preso appunti “a memoria”:
– l’origine della comunità europea con il Consiglio d’Europa nel 1948, prima della CECA e la definizione come tale di una aggressione armata (Michele Nicoletti);
– i concreti apporti di associazioni trentine a chi sta subendo una attacco militare (Giovanni Kessler, Olha Vozna, Maurizio Camin);
– la necessità di non utilizzare in modo inappropriato le parole (le parole sono pietre) affermando che “tutto sommato se si cede un po’ di territorio tutto finisce” (Olha Vozna);
– il contributo strategico (“indispensabile e insostituible”) di una collaborazione internazionale che parta dalla gente (Maurizio Camin);
– la pandemia “infodemia” che dilaga a causa di una enorme quantità di informazioni che addormenta la capacità di analisi e di critica (Roberto Sani);
– l’obbligo morale e civile di mantenere viva una “concreta speranza attiva”, superando le comode inerzie dell’ottimismo e del pessimismo (un po’ tutti).
Il Consigliere Roberto Sani ha portato il saluto del Sindaco Franco Ianeselli e ha concluso l’evento con una ampia visione prospettica dei governi anche locali anche su questo tema.
A me continua a colpire soprattutto
– l’assenza di una UE politica;
– una “pace” fatta sulla pelle dei cittadini Ucraini.
Due ore di relazioni seguite con la massima attenzione dall’uditorio.





“GRAMMATICA DELLA SPERANZA – Avvento, Natale, Epifania” di Marcello Farina
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Dicembre, 2025 @ 7:46 amDal lunedì al sabato compresi, dall’inizio della prima settimana d’Avvento fino all’Epifania, ogni giorno una riflessione di poco più di una paginetta nel prezioso libro di Marcello Farina. “Prezioso” due volte: per i contenuti e perché non se ne trova più una copia in vendita né nelle librerie né presso le case editrici (“Il Margine e seguenti)! Io ne posseggo una copia regalatami da Marcello il 28 novembre 2023 e sono alla ricerca di una ulteriore: hai visto mai che chi mi legge …
Oggi, 16 dicembre 2925 martedì della Terza Settimana d’Avvento, il titolo della breve riflessione propostaci: “L’idolatria della Chiesa” inizia citando il 28 maggio 1933 “durante il drammatico confronto con i “cristiani tedeschi” che volevano una Chiesa subalterna al nazismo appena arrivato al potere” contrastati dall’intervento di Dietrich Bonhoeffer per una “Chiesa che adora un solo Dio”.

SLAVA UKRAINI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Dicembre, 2025 @ 8:59 am
Una nuova Età dei Comuni, ad iniziare da Trento e da Riva del Garda
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Dicembre, 2025 @ 2:45 pmMia lettera odierna al Direttore del quotidiano ilT del trentino, Simone Casalini.
Egregio Direttore, mi riferisco all’articolo su Riva del Garda a pagina 25 del Suo giornale di sabato 23 dicembre dal titolo “Dal Comune alla Provincia: dateci gli strumenti” in merito al rapporto overturismo/territorio ed in particolare all’intervento del Sindaco di Riva Alessio Zanoni, che condivido in toto. Io intervengo in quanto, pur abitando a Trento sono “mezzo rivano” per molti motivi: “ligure” di nascita, il lago di Garda è il mio mare locale; a Riva ho la seconda casa; a Riva ho realizzato un’importante opera pubblica; da Riva per decenni ho regatato da “fragliotto” ed ho fatto parte del direttivo di sodalizi locali, sportivi e musicali.
Ciò premesso, credo che si possa sintetizzare il pensiero del Sindaco Zanoni con queste parole: occorre riunire sempre il potere alla responsabilità, ovvero riunire i ruoli e la disponibilità del denaro necessari ad affrontare e risolvere ogni problema in capo ad un unico soggetto, ovvero in capo a chi ha la responsabilità diretta del territorio e cioè in capo ai Comuni, Enti territoriali originari (gli altri, ad iniziare dalla provincia, sono solo Enti Successivi).
Già in precedenza, più volte e anche su questo giornale, ho invocato la necessità di dare vita ad una nuova Età dei Comuni, attraverso una riforma del Rapporto di Autonomia fra la Provincia e tutti i suoi comuni. Per Trento avevo preso le mosse – per citare uno solo dei tanti casi – dalla separazione del potere di disporre la collocazione degli immigrati (in capo alla Provincia) rispetto alla responsabilità della sicurezza cittadina che la gente erroneamente è portata ad imputare al Comune.
L’esigenza della stessa ricongiunzione potere-responsabilità avverto adesso per quanto riguarda il governo di Riva del Garda, per una ragione diversa: il rapporto overturismo-gestione del territorio.
La possibilità di raggiungere questo obiettivo è un’utopia ovvero un” traguardo ambizioso semplicemente non ancora raggiunto”, in merito al cui conseguimento non si può essere né ottimisti né pessimisti, perché in entrambi i casi si resterebbe inerti nell’errata convinzione che tanto le cose andrebbero comunque bene/male. Al contrario, occorre nutrire una “speranza attiva” e cioè adoperarsi, ognuno, a che di questa prospettiva si parli e si discuta in ogni sede. E poi, nella vita, guai a non nutrire utopie!
Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di lavoro Finanza ed Economia mista Italia Viva Trento.
OGGI TRILINGUI: italiano, tedesco e russo!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Dicembre, 2025 @ 11:35 am
“I LUKONAUTI” di ISABELLA MARIA STREICHER
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Dicembre, 2025 @ 6:44 pm(In latino “liber” significa libro e libero)
Ho interrotto la lettura di molti saggi di Hannah Harendt (“Le origini del totalitarismo”) per dedicarmi ai messaggi giornalieri che precedono le quattro settimane dell’Avvento racchiusi nel libro di Marcello Farina “Grammatica della speranza” ma …
… ma durante l’ultima riunione del nostro Gruppo di Lettura “Librincontri” di Mirna Moretti, l’autrice Isabella Maria Streicher ha presentato il suo libro, “I Lukonauti” e le mie due letture mi si sono integrate a vicenda, a testimoniare il valore e la forza della “speranza attiva” anche e soprattutto nei momenti più difficili della nostra vita.
Il libro di Isabella mi ha catturato sin dall’inizio per una numerosa serie di coincidenze alle quali farò brevissimo cenno in coda al mio post. Proseguendo nella lettura, man mano che si sviluppava il racconto-testimonianza della micidiale malattia del marito Luca Primon (liutaio di fama internazionale) e la capacità di Isabella di reagire anche positivamente a tale dramma, la mia lettura è diventata una “corsa”: divoravo le pagine accumulando una serie di input che a fine lettura stanno dando vita a moltissime riflessioni.
Questa mia non è un’intervista all’autrice (come all’inizio avevo pensato di fare) né una recensione del libro, bensì segna l’avvio di una serie di riflessioni intense, ad iniziare da come potrei definire il libro:
Libro diario / coraggio / introspezione verità / speranza attiva / rinascita / famiglia / riforma della propria vita / nuove opportunità / maggiori possibilità di scelte / risparmio di energia non sprecata in eventi immeritevoli / scritto di getto / scritto in un ottimo italiano da una madrelingua tedesca / sicuramente libro Nuovo, nuovo anche perché tale anche nei suoi aspetti più “materiali”: la divisione in “capitoletti oggetto” e in “capitoletti soggetto”.
L’autrice sta scrivendo un secondo libro di genere totalmente diverso, incentrato sulla zona di S Croce (Fiavè), a sua insaputa la zona dei due Don: Lorenzo Guetti e Marcello Farina.
Cosa? Volete che indichi le coincidenze di cui all’inizio del mio post? Ve ne cito solo un paio: abitiamo nella stessa zona di Trento, ambito nel quale si svolge il racconto-testimonianza di Isabella; Franco Primon, fratello del marito di Isabella, già campione italiano di una classe velica (Snipe-Beccaccini), ha fatto parte determinante dell’equipaggio con il quale con il mio piccolo Fun di sette metri Whisper ITA 526 un ventennio fa abbiamo vinto il campionato sociale (articolato su ben 12 regate!) del club velico Fraglia Vela Riva a Riva del Garda: una scoperta dell’ultimo minuto, la mia! Com’è piccolo il mondo, ovvero letteralmente l’insieme delle relazioni umane.
Complimenti Isabella! Al tuo prossimo libro, dunque!
P.S.: Dove trovate questo libro? Sicuramente a Trento nella libreria Il Papiro di Via Grazioli, sempre nella nostra comune “zona”.





















