INTERMEZZO DI CRONACA: un post “fuori concorso” in attesa del post del primo “bloggeanno” proposto dai lettori

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2012 @ 4:00 pm

IN OCCASIONE DELLA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE,  VOGLIO CELEBRARE DUE DONNE, VERE “DOMINAE”, CIOE’ “SIGNORE” NEL SENSO NOBILE DEL TERMINE: UNA SENATRICE ED UN SINDACO. ENTRAMBE HANNO SUBITO UNA VIOLENZA …

1 – Riduzione (si fa per dire …) dei costi della politica

Luglio 2011 (governo Berlusconi). La Commissione Bilancio del Senato boccia i provvedimenti da adottare per ridurre i costi della politica, annunciati dal Ministro dell’economia Tremonti. Da quasi 12 mila euro a “soli” 6 mila euro, per adeguarsi al livello medio degli altri paesi europei.

Inizio 2012. Il bluff del taglio dello stipendio dei parlamentari: la decurtazione dell’indennità parlamentare di 1.300 euro lordi al mese – 700 euro netti – di cui si vantarono parlamentari era in realtà il taglio di un aumento automatico dovuto al cambio di regime pensionistico. Una rinuncia ad un aumento.

Sen. Leana Pignedoli

In questi giorni, la senatrice Leana Pignedoli ha proposto il seguente emendamento alla Commissione Industria del Senato che sta vagliando l’ammissibilità o meno dei circa 1.800 emendamenti presentati al decreto sviluppo:

“Al fine di reperire, attraverso la riduzione del costo della rappresentanza politica nazionale, maggiori risorse da destinare al sostegno delle politiche per la crescita e l’occupazione giovanile, il trattamento economico omnicomprensivo annualmente corrisposto ai membri della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non può superare la media ponderata rispetto al Pil degli analoghi trattamenti economici percepiti annualmente dai membri dei Parlamenti nazionali dei sei principali Stati dell’Area Euro”.

L’emendamento è stato dichiarato “inammissibile” dai parlamentari ai quali è delegato il potere di decidere sugli stipendi dei … parlamentari.

Infine, nulla più sappiamo dell’idea della riforma costituzionale per ridurre il numero dei deputati e senatori. E la promessa di Berlusconi, 300 deputati e 150 senatori? Dai Silvio, minaccia di togliere la fiducia al governo se non lo fanno! Però … qui casca l’asino …

2 – Il nuovo Sindaco di Lampedusa scrive …

Sindaco Giusi Nicolini

Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa. Eletta a maggio 2012. Al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore.
Attraverso la Prefettura, per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, abbiamo dovuto chiedere aiuto ai Sindaci della Provincia, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne costruiremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?
Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l’inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce.
Sono indignata dall’assuefazione che sembra avere contagiato tutti, sono scandalizzata dal silenzio dell’Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra. Sono sempre più convinta che la politica europea sull’immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente.
Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è tuttora l’unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare debba essere per l’Europa motivo di vergogna e disonore. In tutta questa tristissima pagina di storia che stiamo tutti scrivendo, l’unico motivo di orgoglio ce lo offrono quotidianamente gli uomini dello Stato italiano che salvano vite umane a 140 miglia da Lampedusa. 

Senza parole …

Chi era a sole 30 miglia dai naufraghi (i Libici), come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono però efficacemente utilizzate per sequestrare i nostri pescherecci, anche quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche. Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all’accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all’Europa intera.

Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza”.

Giusi Nicolini
Sindaco di Lampedusa e Linosa