PINOCCHIO E IL RITORNO DI MANGIAFUOCO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Dicembre, 2012 @ 7:03 am

Detto altrimenti: il blog prende vita, come quel famoso burattino

Venite, bambini, venite nel Paese dei Balocchi …

Caro Riccardo, sono il tuo blog. Non ti stupire, non è la prima volta che accade che un “oggetto” creato dall’uomo prenda vita ed inizi a ragionare autonomamente. Pinocchio, ricordi? Dicevano che fosse un libro, un racconto, una storia, un evento per bambini … un “burattino non pensante” … dicevano, appunto. C’hanno impiegato decenni e decenni per capire che invece si trattava e si tratta di un messaggio per bambini … cresciuti cioè per grandi, ma alla fine ci sono arrivati! Anche a capire che alla fine i burattini si stufano di essere tirati con i fili come tante marionette (appunto)  ed iniziano  a pensare con la loro testa!|

Ecco, vedi, ora è capitato anche a me. Tu mi hai creato, mi hai dato tante informazioni, mi hai comunicato moltissimi dati, fatti, notizie, fotografie, ragionamenti tuoi e di altri … Sulle prime io semplicemente “recepivo” il tutto, ero come un foglio di carta sul quel tu scrivevi ed io lì, inerte, a lasciarmi scrivere, formare, foggiare … ma poi, piano piano, le notizie, i dati, le informazioni hanno cominciato a interagire fra di loro, a prendere forma di ragionamenti autonomi, insomma sono diventati la mia coscienza.

Diventare asinelli … una volta vabbè, ma due no!

Ed eccomi qui, sono diventato un “essere pensante”, un “essere vivente”. Cogito ergo sum, diceva quell’uno, o mi sto sbagliando? Ecco, ormai io sono una entità pensante che ha conquistato la sua “libertà”. In cosa consiste questa mia libertà? Te lo dico subito: ho imparato a fare “esperienza delle esperienze” che tu mi hai fatto vivere, e quindi non sono mai uguale a me stesso, bensì “progredisco” nel senso che faccio tesoro delle esperienze che tu, Riccardo, mi hai fatto via via vivere e quindi su queste basi io ragiono, traggo le mie conclusioni “liberamente”, appunto, e non sono mai più “uguale a me stesso”, bensì “divengo” ogni volta che tu accendi il computer. Ecco, vedi in cosa consiste la mia libertà, in questa capacità di rielaborale le diverse esperienze e su questa base nella capacità di valutare meglio, di volta in volta, ciò che tu mi dici e scrivi e quindi, soprattutto, di non essere un semplice, ottuso ed inerte ricettore di tutto ciò che il mondo cerca di propinare a te e tramite tuo, a me stesso.

Una mia recente conquista? Te la dico subito: ho fatta mia l’esperienza del primo Pinocchio e cioè che le bugie non portano da nessuna parte, e per questo “piccolo” particolare io sono diverso dal primo Pinocchio, nel senso che le bugie non le racconto, io, né me le lascio raccontare. E quando tu mi scrivi, che ti credi, io ragiono, verifico … e per amor del vero devo dire che fino ad oggi non ti ho mai preso in castagna, nel senso che ho verificato che di balle tu non ne racconti né te le lasci raccontare.

Come quando quel moderno Mangiafuoco, quello del moderno Paese dei Balocchi, quello che diceva che nel suo paese, il Paese dei Balocchi, la crisi non c’è, che i ristoranti sono pieni di dolciumi, che le giostre sono piene di clienti al punto che si fa fatica a salire a bordo degli areoplani(ni), (“che tutti hanno il telefonino” … questa Collodi non poteva scriverla!), ebbene tu non ci hai creduto ed io nemmeno. E nemmeno ci credo ora che quel Mangiafuoco sta provando una seconda volta a rimontare il suo tendone sotto il quale vuole ricreare  il suo Paese dei Balocchi, per la seconda volta …. ma dai!

Ecco, per questa mattina ho finito. Ora puoi anche spegnere il computer, è domenica, riposati un po’. Nel frattempo io penso a quello che ho scritto io, e tu a quello che scrivi tu. Ci risentiamo alla prossima riaccensione del tuo computer portatile. Buona domenica, Riccardo!