DUE IDEE PER IL DEBITO PUBBLICO E PER LA BENZINA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Dicembre, 2012 @ 7:03 am

Detto altrimenti: multa paucis, proviamo a dire cose molto importanti con poche parole

Debito pubblico

Nel 1935, in piena crisi economica dovuta al tracollo di borsa del 1929 (provocato, anche in quel caso, dalle speculazioni di banche e Finanziarie), l’Italia prese un provvedimento eccezionale che ebbe un grande successo: l’emissione di un prestito irredimibile (cioè senza obbligo di rimborso), che pagava ai possessori una rendita perpetua del 5%. La partecipazione fu imponente e l’emissione ebbe un grande successo: molti erano interessati ad avere una rendita fissa e sicura, anche rinunciando al rimborso diretto del capitale da parte del debitore originario (capitale che però si poteva agevolmente ricuperare in borsa, vendendo le proprie obbligazioni). Si tratterebbe di una ristrutturazione del debito che non comporterebbe alcuno svantaggio per i creditori, ma offrirebbe loro una ulteriore possibilità di scelta. Tecnicamente si chiama swap, scambio di un (capitale + rendita) con una rendita. Why not?

Benzina

Sciopero dei benzinai. Loro hanno un margine fisso su ogni litro venduto. Il prezzo sale, la crisi sale, i consumi scendono. Il loro guadagno scende. Il contratto non viene rinnovato. Loro scioperano. E noi? Proviamo a non comperare più benzina presso i distributori delle due principali marche (che non nomino a bella posta). Le due grandi marche vedrebbero ridursi drasticamente le vendite e abbasserebbero il prezzo, seguite in ciò da tutte le altre. Quanto meno avremmo smosso le acque. Why not?

Fine