MONTI, UN NUOVO RINASCIMENTO ITALIANO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Dicembre, 2012 @ 2:31 pm

Detto altrimenti: nuovo, analogo Rinascimento, quindi, per certi aspetti, anche un po’diverso

Alberto Sordi nel bel film di Monicelli del 1977 era “un borghese piccolo piccolo”. Monti è un borghese “grande grande”. Grande perché rivaluta le arti. Anzi, l’Arte. L’Arte della Politica. La rivaluta e la nobilita di fronte al consesso internazionale. Natura non facit saltus, non vi sono “strappi” in natura, affermava Leibniz. Eppure da qualche giorno, pare che qualche bel “saltus”, grazie a Monti, la nostra politica lo stia facendo: da politica a Politica.  Sarà una combinazione, ma questo Ri-Nascimento coincide con una ben più importante Ri-Nascita: il S. Natale … che sia un Suo dono? Suo del Bambinello, intendo, che ci ha fatto trovare sotto l’albero una bella Agenda …

Ma Rinascimento anche un po’ “diverso” da quello storico, dicevo. Perché? Perché mentre politicamente il Rinascimento Italiano (storico) si è accompagnato alla trasformazione dei Comuni in Signorie, essendo l’espressione dell’alta borghesia che aveva consolidato il suo patrimonio e aspirava al potere politico, oggi il Nuovo Rinascimento ha l’obiettivo della difesa e del rafforzamento del ceto medio, come “ponte sociale” attraverso il quale i passeggeri della terza classe sociale possano legittimamente aspirare a migliorare gradualmente la loro condizione.

E questa visione non è “inquinata” dal fatto che alcune persone dell’alta borghesia (Monti e alcuni suoi “collaboratori”) stiano entrando nell’agone politico. Infatti ciò è avvenuto non per loro iniziativa, ma per “chiamata”. E noi non possiamo, prima, chiamare delle persone a svolgere un certo compito, e, dopo, lamentarci se lo svolgono.

A favore di un eventuale “Monti bis” vi è un ulteriore argomento: senza una certa continuità, si rischia di separare il potere (di chi in tredici mesi ha assunto decisioni importanti) dalla responsabilità dei risultati (che si vedranno nel medio termine): si ricadrebbe insomma nella deresponsabilizzazione che ha accompagnato oltre 50 governi del Paese in circa 60 anni di vita ed ha generato l’attuale enorme debito pubblico. Last but not least, gli si impedirebbe di “completare l’opera”.

Storicamente il Rinascimento è stato preceduto e si è accompagnato all’Illuminismo. Anche qui, al Nuovo Rinascimento si accompagna un Nuovo Illuminismo che vuole recuperare i valori terreni, (valori, euro, è proprio il caso di dirlo, a carico di evasori ed elusori fiscali, dei grandi patrimoni) fra i quali quelli della “moralità”, i quali ultimi sono valori assolutamente pre-religiosi (non anti-religiosi, sia chiaro!), codificati infatti la prima volta da Hammurabi, nel 1850 a. C., senza ridurre quindi la religione alla morale (il che è limitativo) e senza denegare i fondamenti della religione (cattolica) che sono la Creazione e la Resurrezione. Il resto sia cattolicamente laico (IMU compresa).

“Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor”: così recita la riedizione italiana di Stille Nacht. Luce dona alle menti, la luce della ragione, ragione come ratio, razionalità contrapposta al suo contrario, all’irrazionalità del populismo, della separazione della rappresentatività dal potere e del potere dalla responsabilità. E invece fino ad oggi purtroppo, persone non elette dal popolo “coerentemente” non sono state rese responsabili di fronte al popolo. Quo usque tandem … fino a quando … ci stavamo chiedendo da tempo …. ed ecco la risposta: sino alla riforma elettorale che (l’eventuale) Monti (bis) ci ha promesso come suo primo intervento.