BUON ANNO! Primo post del 2013, 453° dall’inizio della mia “avventura” di blogger, iniziata il 6 dicembre 2011

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Gennaio, 2013 @ 8:39 am

Detto altrimenti: non spaventa la povertà quanto il divario fra ricchi e poveri.

Amici, ho iniziato a scrivere questo post alle ore 07,40, prima di sapere come è andata la votazione USA sul fiscal cliff. Fiscal cliff, scogliera fiscale, ma anche baratro fiscale. In breve: di fronte alle esigenze del Tesoro USA, Obama propone di tassare i redditi più elevati. I repubblicani vogliono alzare troppo l’assicella. In mancanza di accordo, si dovranno tassare tutti, compreso il ceto medio che rappresenta il 60% della popolazione. Obama vuole evitare ciò, anche perché questo tipo di maggiore tassazione, unito a pesanti, necessari tagli della spesa pubblica, porterebbe ad una diminuzione del PIL USA di circa 4%: cioè alla recessione.

La Francia ha messo una patrimoniale sui redditi alti. Gli USA stanno discutendo. In Italia Monti ha messo una patrimoniale sui redditi medio bassi: l’IMU. Nel frattempo anche i Paesi del BRISC (Brasile, Russia, India, Cina e forse anche il Sud Africa) danno segni di rallentamento economico e di accelerazione di giustificate instabilità sociali.

Concedetemi una piccola soddisfazione: da mesi nei miei post ho insistito su di un concetto, cioè sulla necessità di evitare la distruzione del ceto medio, del ceto che garantisce i consumi e quindi la produzione, del ceto che rappresenta il “realistico obiettivo sociale” verso il quale la “terza classe sociale” legittimamente aspira di muoversi per migliorare la propria condizione.

Io ho difeso l’operato del governo Monti come “salvatore della patria”. Difendo ora la candidatura di Monti a proseguire alla guida di un nuovo governo come “Italiano credibile in Europa”.

Ma per quanto riguarda la politica fiscale e la necessità di una nuova moralità sociale dico: basta tentennamenti, basta soluzioni parziali! Occorre una svolta energica, immediata e su tutti i fronti: quelli delle mancate entrate (elusione ed evasione fiscale); della riscalettatura delle aliquote fiscali; della imposizione di una patrimoniale sui redditi elevati; di una forte riduzione del numero e del costo dei parlamentari, dei costi e dei furti della politica; della abolizione dei privilegi di casta; dell’abolizione dei “diritti acquisiti” che in realtà sono inaccettabili, insopportabili e non più sostenibili “privilegi acquisiti”; della riscalettatura delle priorità (basta TAV, basta F35, solo per fare due esempi che ci costano decine e decine di miliardi di euro!); basta con il blocco degli adeguamenti di sei milioni di pensioni mentre le cosiddette “gestioni separate” dell’INPS continuano a pagare pensioni di platino (ben più caro dell’oro!) di 90.000 euro al mese (90.000 euro al mese); basta con i super stipendi, super benefit, super premi, super buonuscite, super pensioni … (un esempio? la “solita” vittima designata: il capo della nostra Polizia, Dr. Manganelli, peraltro persona validissima, guadagna circa tre volte lo stipendio del suo “collega” a capo dell’FBI. Può bastare?). Come definire il problema se non come QUESTIONE SOCIALE?

Ieri sera fra amici, abbiamo provato a dire, ciascuno, cosa ci pare di avere realizzato di positivo nell’anno trascorso. Io ho modificato il tema della “confessione” ed ho detto ciò che ritenevo che di maggiormente positivo io avessi realizzato nella mia vita: 1) la mia famiglia, mia moglie, i miei figli; 2) il fatto che nella mia vita di lavoro ho sempre rispettato i miei dipendenti, li ho sempre fatti crescere, rimanendo coerente ai miei principi, anche se ciò spesso mi è stato fatto pagare a caro prezzo; 3) essere riuscito a ripartire molte volte e con le sole mie forze nella mia vita di lavoro, spesso interrotta proprio dopo che avevo raggiunto il successo dei risultati (perché accade questo? Ve lo spiego la prossima volta). Poi ho aggiunto un rammarico, l’unico: quello di non essere “salito” in politica, in quanto solo in ritardo mi sono accorto che ogni migliore pensiero, ogni migliore idea, ogni miglior proponimento poco effetto sortisce se non inquadrato in un sistema politico, come ci ha ricordato il Presidente Napolitano nel discorso di ieri sera, riportando un pensiero di Benedetto Croce.

Ed allora capirete la ragione della intensità con la quale mi dedico al mio blog, a queste “confessioni” socio-politiche “open space”, a spazio aperto, all’esporre le mie idee, aprendole al confronto di tutti e cercando comunque di diffonderle. E’ il mio contributo alla soluzione della Questione Sociale, il migliore che io possa offrire, in assoluta buona fede e certo disinteressatamente.

Ora vado a fare colazione. Nel frattempo pubblico quanto scritto sino a qui, salvo riprendere fra poco, augurandomi che giunga la notizia che Obama ha ottenuto l’approvazione del suo progetto. Buon risveglio!

Ecco: USA accordo (parziale) raggiunto. Esclusa la tassazione lineare a carico di tutte le fasce di reddito: saranno tassati i redditi superiori ai 400.000 dollari annui (circa 350.000 euro). Rimandata la definizione dei tagli di spesa che comunque non saranno lineari.

Il mio augurio? Che nascano al più presto gli Stati Uniti d’Europa

Buon anno, buon anno a tutti, veramente a tutti, a cominciare da Obama, Monti e Napolitano!

P.S.: ops…,  dimenticavo … c’è chi (anzi, scusate, Chi)  nello spazio di poche ore ha annunciato la volontà di aprire una commissione d’inchiesta sull’operato del Presidente della Repubblica ed ha dichiarato di condividere in pieno l’operato del Presidente della Repubblica. Cicerone direbbe: “Simulator et dissimulator omnium rerum…”