LE NOSTRE CARCERI SONO “COSTITUZIONALI” O NO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2013 @ 3:22 pm

Detto altrimenti: la norma costituzionale è efficace? Cioè è rispettata? La sua violazione è sanzionata? Già, perché una norma è valida se applicata, se rispettata, e viene applicata e rispettata soprattutto in presenza di sanzioni in caso di sua violazione. Ma che succede alle leggi ed ai comportamenti anti-costituzionali?

Roberto Benigni ci ha fatto re-innamorare dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Fra l’altro, ha sottolineato come si siano indicazioni per “fare” e non pongano alcun obbligo di “non fare”.

Piero Calamandrei

Io non sono un giurìsta. Ho solo sostenuto un esame di Diritto Costituzionale qualcosa come mezzo secolo fa sul testo del Cerruti. In allora uno degli esempi che ci venivano additati come “Maestro” era “tale” Piero Calamandrei. Lo ascoltammo anche in una sua registrazione. da buon toscanaccio, diceva: “S’era su una nave che stava affondando. il Comandante avvisava tutti i passeggeri. Uno gli rispose: O che m’importa? Un è mica mia!”. Questo per stigmatizzare la stupidità e la pericolosità del disinteresse alla cosa pubblica, cioè all’Italia e alle sue leggi, quelle costituzionali in testa. Ho fatto questa premessa per fare compatire il mio lessico da non-giurista,che poi è quello che io stesso voglio usare, affinchè sia comprensibile da parte di tutti, senza tanti arzigogoli, alla toscana, appunto, visto che ‘l mi’ babbo gl’era di Montalcino … che noi col Brunello e s’andava d’amore e d’accordo sin da cittini …

Ma veniamo all’oggi. Pare che la sola “tutela costituzionale” sia per le leggi ordinarie. Nel senso che se una legge ordinaria viene impugnata come tale, la Corte Costituzionale esamina la questione ed eventualmente la cancella. Nessuna sanzione tuttavia per chi “ha commesso il fatto”, cioè per chi ha emanato la legge (ordinaria) contraria alla Legge Costituzionale.

Tuttavia a me interessa mettere fuoco un altro aspetto e cioè la tutela costituzionale (o la sua mancanza) rispetto a “comportamenti” e alle “omissioni”. Mi spiego con un esempio: le nostre carceri, La nostra Costituzione afferma che la pena deve mirare al recupero del condannato. Orbene, l’attuale sistema carcerario, assolutamente inumano, è esattamente l’opposto di quanto servirebbe a tale fine. Quindi il comportamento (del legislatore ordinario, dei governi) va “contro” la Costituzione. Che avviene? Nulla assolutamente. Ci scandalizziamo, ci indigniamo, protestiamo, prendiamo atto, ci proponiamo di -; etc.. Ma nel frattempo la Norma Costituzionale è palesemente violata (fa più fine dire “disattesa”) e non succede nulla.

Ricordate quella strofa della bella canzone di Fabrizio De Andrè, “Don Raffaè” sulle carceri “d’oro”? Riascoltatela, ne vale la pena:

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Prima pagina venti notizie
ventuno ingiustizie e lo Stato che fa?
Si costerna, s’indigna, s’impegna
poi getta la spugna con gran dignità.
…………….

Analoghe considerazioni si potrebbero fare circa il “ripudio della guerra” (e intanto spendiamo 10 miliardi di euro per acquistare 90 cacciabombardieri F35 – ma quanti F 24 ci vogliono per comperare anche solo un F35? -, ed altri 20 miliardi ne serviranno per gestirli!); circa “la tutela della famiglia” (sur-tassata sugli introiti con l’IRPEF – imposta sul reddito-,  mentre le SpA sono tassate sugli utili, con l’IRPEG, -imposta sul reddito nel nome, ma sull’utile, di fatto - (e c’è una bella differenza!); circa la possibilità per “i migliori giovani, anche se privi di mezzi …” (per pagarsi le scuole private, tipo la Bocconi! N.d.r.) di farsi avanti nella vita; circa il “dovere-diritto al lavoro” (lasciamo perdere… n.d.r.); etc…

Diceva qualche anno fa il Padre Dante: “Le leggi son ma chi pon mano ad esse”?