DEFINIRE LE ALIQUOTE FISCALI IRPEF PER ALGORITMI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Gennaio, 2013 @ 2:09 pm

Detto altrimenti: in informatica e matematica, il termine algoritmo indica un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi.

Alzare le tasse (nell’esempio: imposta Irpef), abbassarle, cambiare le aliquote … così, a braccio, a “pancia”? E invece no. Proviamo ad impostare un sistema, proviamo ad utilizzare gli algoritmi. L’ipotesi di lavoro è la seguente:

Suddividiamo le fasce di reddito in un numero assai più elevato delle attuali, ad esempio (importi in migliaia di euro):
0-15; 15-20; 20-30; 30-45; 45-65; 65-90; 90-120; 120-160; 160-210; 210-270; ……500-600; 600-700; …. 1000-1200; 1200-1300 etc.,.

Impostiamo quindi un algoritmo (un sistema software) che ci consenta di calcolare come mantenere il livello totale delle imposte che si vogliono incassare, intervenendo su una serie di sconti fiscali decrescenti a partire dalla classe di reddito più bassa, unitamente ad una serie di aggravi fiscali decrescenti a partire dalla classe di reddito più alta. In altre parole, si applicano sconti tanto maggiori quanto più bassa è la fascia di reddito e si applicano aggravi tanto maggiori quanto più alta è la fascia di reddito. Poiché si è impostato un algoritmo, cioè un sistema software, si possono agevolmente ottenere in tempo reale un numero elevatissimo di simulazioni.

Per realizzare tutto ciò occorre semplicemente

 1. conoscere i dati degli ultimi incassi annuali Irpef e quanto è stato previsto di incassare per il futuro;
2. disporre
• di un PC – Personal Computer
• di un programmatore
• di un esperto in matematica finanziaria.

Quanto sopra consentirà di “vedere cosa succede se”, in tutte le ipotesi possibili ed immaginabili. Dopo, la decisione su quale combinazione adottare sarà ovviamente “politica”, ma, questa volta, “a ragion veduta”, cioè “consapevole”.