FUGHE ALL’ESTERO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Gennaio, 2013 @ 7:46 am

Detto altrimenti: di capitali, ma non solo. Impostiamo il problema in modo unitario, diamogli al giusta centralità, la necessaria attenzione. In questa sede sotto il profilo del metodo della analisi e di una prima copertura finanziaria.

 I fatti

J. S. Bach: le sue “fughe” erano di tipo diverso …

1 – Fughe di capitali. Un esempio. Si fanno transitare le fatture attraverso un Paese fiscalmente compiacente, senza fare nomi, per carità, la Repubblica di S. Marino: l’utile si forma direttamente all’estero. Da lì, trasferire i denari in Lussemburgo è un gioco da ragazzi. In Lussemburgo si sottoscrive la maggioranza di un Fondo di Investimento Mobiliare che “fa investimenti in Italia”. A quel punto se si produce un utile, esso va “legittimamente” in Lussemburgo.

2 – Fughe di studenti meritevoli. In Italia diminuiscono gli investimenti pubblici sulle Università. Aumentano le tasse universitarie. Diminuiscono gli investimenti sulla ricerca. I migliori studenti sono attratti da Università estere (Austria) nelle quali invece i costi per gli studenti meritevoli diminuiscono, gli investimenti in ricerca aumentano etc..
Fughe di cervelli già formati. Sono riconosciuti, apprezzati e pagati all’estero molto di più di quanto non avvenga in Italia. E se ne vanno (ad esempio in USA, D, etc.).

3 – Fughe di posti di lavoro. Si delocalizza la produzione in Paesi nei quali la manodopera costa molto meno. Anche perché talvolta non sono rispettati i diritti civili ed umani, le norme sulla sicurezza sul lavoro, le norme per la salvaguardia ambientale … tutte “cose” che costano e che farebbero crescere i costi di produzione e quindi di vendita del prodotto.

4 – Fughe di know how. I Paesi esteri di cui alla fuga precedente imparano l’arte e la mettono … al lavoro: si liberano del legame strumentale iniziale ed iniziano a “lavorare in proprio”.

5 – Fughe di SpA. Siamo nel Nord Est. Una SpA impiega due anni per ottenere la licenza edilizia per un suo capannone. Non riceve credito dalle banche. In Austria la licenza viene data in sette giorni. Idem il credito bancario. La SpA si appresta a trasferirsi in Carinzia. Del resto, la Carinzia non è sola a fare campagna acquisti di imprese italiane: Vi sono anche Serbia, Polonia, Croazia e Bulgaria, tanto per non fare nomi … interessate soprattuto alle PMI (Piccole Medie Imprese italiane).

6 – Fughe di maggioranze azionarie. A Milano la Cina sta aprendo una sua Agenzia di Rating ed una filiale della Bank of China, per studiare le SpA italiane ed acquisirle.

 L’approfondimento

Siamo in campagna elettorale. C’è un partito che faccia della soluzione unitaria di questo complesso ed articolato problema un punto forte della sua futura azione politica?

Una mia proposta

I fondi necessari per  cercare di porre rimedio almeno ad alcune fughe di cui sopra potrebbero essere reperiti, tanto per cominciare, non acquistando gli F35 e non realizzando il TAV. E’ una questione di priorità. E poi, anzi, non “poi” ma “subito” promuoviamo la costituzione degli Stati Uniti d’Europa, per gestirci unitariamente all’interno e per imporre all’esterno  – in accordo con gli USA – il rispetto dei diritti umanie  civili e delle regole fiscali, finanziarie, bancarie, sulla sicurezza sul lavoro e sul rispetto ambientale.