DALL’ITALIA E DALL’ESTERO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2013 @ 4:34 pm

Detto altrimenti: frammenti preziosi per il mosaico della nostra consapevolezza

Siamo ricchi!

ITALIA. – Lui dice che il paese è ricco. Infatti vi sono ben 8.000 miliardi di ricchezza privata e “solo” 2.000 miliardi di debito pubblico. Ora, succede che il 10% della popolazione possegga 4.000 miliardi di ricchezza e sia caricato di 200 miliardi di debito pubblico. Il 90% della popolazione possiede 4.000 miliardi ed è caricato di 1.800 miliardi di debito. Gli Italiani sono 60.000.000. Il primo gruppo (10%) è composto da 6.000.000 di individui. Il secondo (90%), da 54.000.000. Ciò premesso, si domanda:
1)Quanta è la ricchezza netta (cioè al netto della quota di debito pubblico) pro-capite di ciascun appartenente a ciascun gruppo?
2) Posto che io appartengo al secondo gruppo, chi mi sa dire dov’è la mia parte di ricchezza netta, che vado a prelevarla per far fronte alle spese di casa?

ITALIA – 4 miliardi IMU prima casa. 4 miliardi perdite Alitalia. 4 miliardi multe UE per supero quote latte “padano”. Quali di questi tre “4 miliardi” ci verrebbe restituito?

ITALIA – Aboliamo il finanziamento pubblico dei partiti, così potranno avvantaggiarsi i partiti che abbiano un capo ricco. Tutti quelli con il capo ricco, tutti, indistintamente, perché “la legge è uguale per tutti”.

GB – Lui, ex ministro. Lei, sua moglie. Lui supera i limiti di velocità. Lui fa decurtare i punti sulla patente a lei. Si separano. Lei lo denuncia. Lui rischia il carcere.

D – Si sta per varare una legge: banche e assicurazioni non facciano finanza”. Chi fa operazioni finanziarie o comunque “a rischio”, rischia (appunto!) fino a 5 anni di carcere.

BRUXELLES – Si predica bene e si razzola male, come Padre Zappata. “Gli Stati dell’UE devono risparmiare!” Gridano. A Bruxelles ci sono 4500 funzionari UE pagati più della Merkel.

CH – Si predica bene e si razzola male, come Padre Zappata. La CH radia dall’ordine dei banchieri/bancari alti dirigenti del Banco di Desio e della Brianza (che non subiscono però alcuna censura in Italia). La CH era il primo centro mondiale di gestione delle mazzette (primato ora insidiatole da GB, Cayman, etc.).

Fine del post.

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.