LA QUESTIONE MORALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Febbraio, 2013 @ 12:31 pm

Detto altrimenti: o si comincia da qui o non se ne fa nulla


Uno scandalo al giorno … non se ne può più …


MPS, Saipem … oggi leggiamo sulla carta stampata delle spese pazze della ragione Lazio (e le altre Regioni? E i parlamentari? E i provinciali? Occorre una Procura Generale anti …. spese pazze, furti e mancate restituzioni del non-speso).

Li vogliamo così …

Regione Lazio. Leggiamo anche che l’ex capogruppo di un partito politico della Regione Lazio ha restituito l’avanzo non speso dal suo gruppo, pari ad €360.000,00, e si domanda: dal 2005 al 2011 sono avanzati a tutti i gruppi €44,0 milioni, che non sono stati versati nell’apposito capitolo n. 331504. Dove sono finiti questi soldi? Gli ispettori del tesoro indagano. Io dico: dopo 8 anni?

… oppure così?

Berlusconi afferma: conosco i vertici ENI (Scaroni), è una brava persona, non può avere commesso nulla. Ah, se lo dice lui … Saipem? Un mio amico dice: “Ma lo si sa, che certe commesse si acquisiscono solo se si paga la mazzetta, quindi di cosa ci lamentiamo?”. Io non concordo. Per pagare una mazzetta occorre avere fondi neri, il che è già un reato. E poi parte della mazzetta torna indietro a qualcuno in Italia: la cresta sulla cresta. Altro reato. La “morale della favola” è che siamo caduti in qualcosa di peggio dell’immoralità (che ci regala uno scandalo al giorno): siamo caduti nell’amoralità (quella che ci regala ogni giorno le stesse cose dell’immoralità, ma che non si chiamano più scandali, bensì “sono cose del mondo”, “si sa che è così”, “così fan tutti”, “d’altra parte” “chevvoletemaicchessia”, “siete i soliti moralisti”, “ma dove vivete”, “siete comunisti invidiosi”).

Condono edilizio, abolizione delle multe di Equitalia, restituzione dell’IMU, amnistia … si fa di tutt’erba un fascio, un fascio (non ancora littorio, per fortuna …). Al riguardo mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori qualche sottolineatura:

Condono edilizio: la sua (dannosissima, n.d.r.) periodicità rende inutili i piani urbanistici, le licenze edilizie, ogni tipo di permesso. Pertanto, allora almeno siamo seri e coerenti: aboliamo tutti questi “orpelli” … non vi pare? Silvio l’aveva detto: “liberi tutti!”, tanto siamo un popolo di onesti, qui furbetti non ce ne sono! Poi, con calma, la Pubblica Amministrazione andrà a verificare, ex post … e sicuramente riscontrerà che le leggi sono state rispettate … o no?

Multe Equitalia: se si aboliscono le multe a chi ha mancato, per par condicio si dia un premio a chi multe non ne ha ricevute.

Mi ridate l’IMU? Ok, grazie, ma siccome il denaro non ha cartellino, vorrei capire se quel 4 miliardi sono dell’IMU o sono quelli persi dal Paese per il mancato accollo delle perdite Alitalia da parte di Air France (impedito da Silvio) o sono quelli pagati dall’Italia a fronte delle multe UE per il superamento delle quote latte dei produttori padani.

Amnistia: mi può andar bene ma vorrei due cose in più: una assicurazione (pagata da chi decide l’amnistia) contro i danni eventualmente provocati da chi esce anzitempo dalle carceri; un piano per la organizzazione di pene alternative alla detenzione. Altrimenti è troppo facile.

Victor Uckmar, genovese (come me), avvocato, giurista, professore universitario, tributarista: “Sono molto preoccupato per la restituzione dell’IMU e soprattutto per il condono: non è certo quello che serve. Piuttosto bisognerebbe portare nelle dichiarazioni anche i redditi da capitale e togliere di mezzo tutte quelle Srl che servono solo da scudo per non denunciare redditi personali. Ieri al mercato ho visto una signora comperare acciughe. “Sono 2,80 euro signora”. “Me ne tolga 80 centesimi perchè oggi posso spendere solo 2 euro” . Victor Uckmar, mio professore di Scienza delle Finanze e Diritto tributario, anni ‘6o, a Genova …

E se organizzassimo un sciopero generale, pacifico s’intende, contro la corruzione, gli sprechi, le enormi disuguaglianze sociali, il mancato riordino delle priorità do spesa, i privilegi di casta?

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.